Come distinguere morbillo, rosolia e varicella?

Come distinguere morbillo, rosolia e varicella nei bambini? Il morbillo, la rosolia e la varicella sono tra le malattie esantematiche più diffuse tra i piccoli in età scolare. Hanno dei sintomi comuni, tra cui la comparsa di macchie e punti rossi sulla pelle del viso e del corpo del bambino. Quando queste compaiono, dunque, non sempre i genitori riescono a distinguerle. Come fare? Come riconoscere morbillo, rosolia e varicella?

Il morbillo

Come si presenta il morbillo? Qual è la differenza tra morbillo e varicella? Il morbillo nei bambini si manifesta con sintomi che, all’inizio, possono essere scambiati per quelli di un comune raffreddore. In questi casi, infatti, i bambini possono riportare: tosse, febbre alta, sensibilità dell’occhio alla luce e naso chiuso.

Solo dopo un paio di giorni dalla comparsa di questi sintomi, compare la caratteristica eruzione cutanea, che parte da dietro le orecchie, per estendersi al volto e al corpo nel giro di pochi giorni. Fortunatamente, le conseguenze del morbillo non sono sempre serie e solo in rarissimi casi evolvono in polmonite ed encefalite.

La varicella

Come si manifesta la varicella? La varicella non ha sintomi iniziali simili a quelli di un raffreddore. In questi casi, infatti, nelle prime ore, il bambino riporta stanchezza e inappetenza. Inizialmente, dunque, i sintomi della varicella nei bambini possono essere scambiati per quelli di un comune virus gastrointestinale.

Dopo qualche giorno compare l’esantema vero e proprio, che dal tronco si diffonde poi al viso e al corpo. La differenza tra questo esantema e quello del morbillo è che in questo caso i puntini rossi si abbinano a vesciche e pustole che dureranno per quasi tutta la durata della malattia. Inoltre, l’esantema della varicella – rispetto a quello del morbillo e della rosolia – è particolarmente pruriginoso.

La rosolia

Ma, come si manifesta la rosolia nei bambini? La rosolia nei bambini si presenta, invece, con qualche linea di febbre e un esantema leggero e rosaceo. Rispetto al morbillo, quindi, l’esantema è di un rosa più chiaro e la febbre più bassa. Anzi, la rosolia può manifestarsi anche senza febbre.

In questi casi si registra pure il gonfiore di orecchie e nuca. Nel morbillo, invece, tendono ad ingrossarsi i linfonodi di collo, ascelle ed inguine. Tutti questi sintomi, dunque, differenziano in modo notevole la rosolia da altre malattie esantematiche, come la varicella e il morbillo, ma anche dalla scarlattina, una patologia che può avere conseguenze nei piccoli. Diverse sono anche le bolle della sesta malattia, che sono più simili a quelle del morbillo.

Comunque, non sempre è semplice per i genitori distinguere queste patologia tra loro. Per questo, al manifestarsi dei sintomi nei bambini, si consiglia di rivolgersi subito al medico. Questa raccomandazione vale ancora di più in caso di febbre nei piccoli.

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Rossella Giglio

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