C’è tempo fino al 28 febbraio per iscrivere online i bambini a scuola, cliccando sul sito ufficiale del Ministero della pubblica Istruzione. Nonostante ciò, pare proprio che la maggior parte dei genitori italiani sia stato preso da una gran fretta di concludere l’iter il più rapidamente possibile, tanto da aver intasato il sito e provocato un black out del server già nelle prime ore del primo giorno utile per l’iscrizione telematica dei pargoli, ovvero lo scorso 21 gennaio. Pensate che alle ore 13:05 risultavano iscritti oltre 13mila alunni, un vero record. Ma perché tanta premura? Se lo sono chiesti anche quelli del Ministero, dato che proprio i troppi clic, tutti nelle stesse ore, oltre ad aver mandato in tilt il sito, hanno anche creato molti malumori proprio tra gli utenti. Probabilmente il motivo è da attribuirsi ad un piccolo fraintendimento a proposito dei criteri di inserimento degli alunni nelle classi. Vediamo meglio.
Spiegano dal MIUR che la probabilità di inserimento nelle classi non ha nulla a che vedere con la velocità di presentazione della domanda. Non viene favorito chi prima arriva, ma i criteri di valutazione sono altri: “I criteri nel recepimento della domanda sono legati all’area geografica in cui la famiglia risiede, alla presenza di altri fratelli che frequentano la scuola”, avvisano dal Ministero. Dunque, niente fretta, c’è tempo fino al 28 febbraio.
L’iscrizione on-line è stata prevista dal Ministero dell’Istruzione per snellire le pratiche e soprattutto per risparmiare tempo e denaro (la “vecchia” modalità di presentazione della domanda iscrizione era stata inserita tra le spese da tagliare della Spending Review), consentendo a tutte le famiglie di usufruire del proprio pc domestico per espletare la pratica in modo rapido e in qualunque momento della giornata, senza doversi attenere agli orari d’ufficio.
Questo, almeno, nelle lodevoli intenzioni. In ogni modo, dopo i primi giorni di delirio, ormai le cose sembrano essersi messe a posto e l’iscrizione on-line è tornata ad essere quell’operazione facile che doveva essere, anche perché i tecnici del MIUR si sono appoggiati a server aggiuntivi. Chi può accedere a questo servizio? Tutti i genitori di bambini e ragazzi che debbano essere inseriti nelle prime classi delle scuole statali elementari, medie e superiori, con unica esclusa la scuola materna.
Attenzione, l’iscrizione on-line è obbligatoria solo ed esclusivamente per gli istituti pubblici, mentre le scuole private possono continuare ad inserire i propri iscritti nel modo tradizionale. Già l’anno scorso il MIUR aveva sperimentato il sistema di iscrizione telematico, facoltativo, ma dal 2013 è diventato obbligatorio.
Per questo motivo, tutti coloro che non avessero un pc in casa, o non potessero usufruire di una connessione Internet, potranno tranquillamente recarsi negli stessi istituti scolastici dove andranno i loro figli, o negli uffici del proprio Comune di residenza, e avvalersi dei loro computer e del tutoraggio del personale, che li guiderà passo passo affinché la presentazione della domanda vada a buon fine. Secondo le stime Istat circa il 47% delle famiglie italiane non ha un pc in casa o non è provvisto di connessione web. Il sito del MIUR attraverso il quale è possibile effettuare l’iscrizione on-line lo trovate qui.