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Festa del papà: consigli per le mamme single, divorziate o vedove

Tra pochi giorni sarà la Festa del papà: per molti bambini è l’occasione per celebrare la figura paterna, dedicargli una poesia o realizzare con le proprie mani un lavoretto personalizzato. Per i figli è un giorno molto importante per avvicinarsi ai papà purtroppo presi dal lavoro e dagli impegni e fare qualcosa insieme. Ma per tanti bambini questo giorno di festa può essere causa di tristezza, confusione o imbarazzo: mi riferisco ai figli delle mamme single, dei genitori divorziati o ai bambini che hanno perso il papà.

La mancanza di un genitore è qualcosa con cui questi bambini hanno ovviamente a che fare quotidianamente ma è inevitabile che, in queste occasioni, lo stato d’animo sia maggiormente turbato. E’ compito delle mamme aiutare il bambino e rendergli meno traumatico lo status che lo distingue dai coetanei. Cosa fare? Molto dipende ovviamente dalle situazioni: se parliamo di un divorzio e il vostro ex marito, pur non comportarsi da padre perfetto, è comunque relativamente presente il vostro sforzo deve essere quello di mettere da parte il rancore e favorire l’incontro con vostro figlio. Anche se il 19 Marzo per legge il bambino spetterebbe a voi potete fare un’eccezione, se è per il bene di vostro figlio: se lui esprime il desiderio di passare la giornata con il papà non glielo negate e aiutatelo anzi a scegliere un dono adatto o a scrivergli un biglietto. Logicamente la situazione è diversa se lui non può o non vuole essere presente: è il caso dei genitori datosi alla fuga o di quelli defunti. In quest’ultimo caso la situazione è ovviamente molto delicata. Quando un genitore muore è consigliabile, anche se può essere doloroso, non relegare l’argomento allo status di tabù: parlarne aiuta il bambino a rielaborare il lutto. La festa del papà può essere un giorno da dedicare al genitore defunto facendo qualcosa di costruttivo in suo onore: piantare un albero, fare una gita in un posto speciale etc. Se invece il papà se ne è andato volontariamente il discorso non può che essere necessariamente diverso: il bambino potrebbe amplificare in questo giorno di festa la sensazione di abbandono e il sentimento di rancore. Proponetegli di dedicare il lavoretto al nonno o ad un’altra figura maschile importante. Parlate con gli insegnanti per evitare gaffe o situazioni di imbarazzo per il piccolo. Se il bambino è particolarmente sensibile non abbiate paura a ricorrere all’aiuto di uno specialista.

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Alessandra De Angelis

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