Madre non vaccina i 7 figli ma si pente: “si sono ammalati per colpa mia”. Convinta che i vaccini potessero nuocere alla salute dei figli, Tara Hills aveva deciso di non immunizzarli dalla pertosse. Scelta che non avrebbe mai messo in discussione se non per merito della paura, che a volte si rivela preziosa alleata. Paura, nel caso specifico, di perdere i suoi bambini, costretti a casa per oltre una settimana a causa di quella stessa malattia che Tara aveva sottovalutato.
“Avevo predisposto tutto per dimostrare che avevo ragione, e invece per come sono andate le cose mi sono accorta di avere avuto torto”, con queste parole Tara Hills ha manifestato un sincero pentimento per essersi rifiutata di vaccinare i figli contro la pertosse. Malattia contagiosa, potenzialmente letale per i neonati, che l’ha costretta a casa per oltre una settimana insieme ai suoi 7 bambini, tutti ammalati.
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“Eravamo preoccupati e non sapevamo di chi fidarci… La comunità medica era un burattino nelle mani di una cospirazione guidata da Big Pharma, il governo e i media? Erano davvero necessari i vaccini a quella età? Non è che stavamo facendo più danni che altro cercando di aiutare i nostri figli? Se c’è così tanto fumo significa che da qualche parte dev’esserci anche un fuoco, quindi decidemmo per il non fare nulla e sperare che non accada niente di brutto”, ha spiegato Tara al Washington Post. Preoccupazioni legittime le sue, purtroppo molto diffuse a livello internazionale. La massiccia campagna anti-vaccini ha convinto sempre più persone a diffidare di questo metodo preventivo tant’è che i casi di pertosse e morbillo, negli ultimi anni, sono aumentati vertiginosamente.
Il caso di Tara è emblematico e dovrebbe indurre perlomeno una riflessione, come lei stessa ha ribadito: “In questo momento la mia famiglia sta pagando le conseguenze della disinformazione e della paura. Capisco che le famiglie nella nostra comunità se la possano essere presa per avere messo i loro figli in pericolo. Voglio che sappiano che abbiamo fatto del nostro meglio per proteggere i nostri bambini quando avevamo paura delle vaccinazioni e che stiamo facendo del nostro meglio ora, per il bene di tutti, per recuperare il tempo perso”.
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