The Light di HollySiz: un video commovente sulla diversità

The Light di HollySiz, un video commovente sulla diversità. Deriso dai compagni di scuola, maltrattato dal padre, guardato con sospetto dalle maestre, questo il crudele destino di un bambino diverso dal coro, “colpevole” di essersi presentato a scuola con un abitino femminile. Il video di HollySiz, The Light, fa luce su quanto sia difficile essere se stessi nella nostra società, specialmente da bambini, quando difendersi dai pregiudizi è oltremodo difficile e accettare il rifiuto ancora di più. Solo la mamma del protagonista difende il diritto del figlio a essere ciò che vuole, in barba ai pregiudizi di genere. Un comportamento lodevole che dovrebbe essere d’esempio a tutti i genitori che si ritrovano ad affrontare problematiche simili. L’accettazione è il segreto per superare la diversità.

Si veste da bambina ma è un maschietto, quanto basta per suscitare la rabbia di papà e la derisione da parte dei compagni di scuola. E’ quanto accade al protagonista di “The Light”, un bimbo come tanti, sbeffeggiato perché apparentemente diverso dai coetanei. La colpa? Essersi presentato a scuola con un abitino femminile, aver deciso (inconsapevolmente) di vivere a modo suo, al di là delle regole consolidate, in nome delle quali i maschietti giocano alla guerra, le femminucce a fare le mamme.

Se la madre ne protegge l’identità, affatto impaurita dai giudizi impietosi della società circostante, papà la pensa diversamente, turbato da quell’atteggiamento effeminato che fa vacillare tutte le sue certezze, quelle trasmesse di padre in figlio. Lo vorrebbe forte, deciso, spregiudicato piuttosto che dolce, tenero e indifeso. L’amore non basta per superare il disonore.

Ma le parole taglienti, gli sguardi ironici, i gesti di scherno minano l’autostima di quell’essere senza colpa e senza identità, facendolo precipitare in un vortice di sconforto e solitudine, abbandonato dal mondo e persino dal padre. Un ritratto crudele e veritiero per indurci a riflettere sulle problematiche connesse alla diversità, di genere e non solo. Un monito rivolto ai genitori che faticano ad accettare i figli per quello che sono. Ma anche un messaggio di speranza grazie a un finale inaspettato, a dimostrazione che l’amore trionfa sempre. Perché aiutare un figlio significa innanzitutto accettarlo così com’è, anziché forzarlo a corrispondere a un modello ideale, in quanto tale irrealistico.

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