Finito il periodo di congedo dal lavoro, se la mamma deve tornare ai suoi impegni professionali e l’opzione “nonni” non è disponibile, la scelta obbligata è tra tata e asilo nido. Assaliti da mille dubbi e assillati da altrettante preoccupazioni, i genitori, spesso, non sanno come fare la scelta migliore. Ecco alcuni consigli utili.
Nessuna verità assoluta
Non esiste la scelta perfetta, la soluzione ideale, valida indistintamente per tutti i bambini e per tutti i genitori. Ogni caso è a sé, così come famiglia e situazione. Per prendere la decisione più adatta alle proprie esigenze, ecco qualche informazione che può aiutare.
Se si opta l’asilo nido, si decide di affidare il piccolo a un’educatrice esperta, che lo segue per la maggior parte della giornata in un ambiente diverso dalla casa famigliare insieme ad altri bambini, coetanei o quasi.
La tata, invece, è anch’essa una figura professionale, dalla comprovata esperienza “sul campo”, che si occupa a 360° del bimbo, dal trascorrere il tempo con lui fino a occuparsi dei suoi bisogni, presso casa famigliare. In questo caso, la tata e il piccolo sono da soli, non ci sono altri bimbi, se non nel caso di fratelli o sorelle.
Gli aspetti da considerare
Chiarito che non esiste la scelta giusta per eccellenza, mamma e papà devono prendere in considerazione una serie di elementi per prendere la decisione più adatta ai loro bisogni e, soprattutto, a quelli del loro piccolo.
Se si preferisce affidare il bimbo a una persona sola, alla tata, tra le mura domestiche, è fondamentale sottolineare che deve trattarsi di una professionista estremamente fidata, già conosciuta da tempo o provvista di referenze dettagliate. Non si tratta di una scelta da prendere alla leggera: la tata è la persona a cui si affidano l’incolumità e il benessere del bimbo.
Selezionare la tata è un’operazione più meticolosa del previsto, ma anche quando si tratta di scegliere l’asilo nido, meglio ponderare la decisione con cura. Il consiglio è di informarsi dalle altre mamme, di visitare la struttura e di conoscere le educatrici prima di iscrivere il bimbo.
I costi sono un aspetto da non sottovalutare. Tata e asilo nido sono due opzioni che implicano, complici anche le eventuali agevolazioni fiscali, anche un esborso diverso. Ogni famiglia deve fare i conti, oltre che con le proprie esigenze e preferenze, anche con le proprie possibilità economiche, con le proprie entrate.
Qualsiasi sia la decisione presa, la parola d’ordine è gradualità. Il bimbo, ancora piccolo per capire le motivazioni del distacco dalla mamma potrebbe soffrirne. Per farlo abituare alla nuova realtà, meglio agire in gradualmente, cominciando, per esempio, a lasciarlo al nido o alla tata una o due ore al giorno.
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