Parola della Regina Elisabetta. Sì, proprio così, la sovrana vuole abolire un articolo della legge salica, quel regolamento che oggi permette alle donne di diventare regine solo in mancanza di uomini. Se William e Kate quindi avranno come primogenita una figlia femmina questa, molto probabilmente, potrà diventare regina. La proposta della regina deve essere accettata però anche nel Commonwealth.
La sovrana vuole abolire la legge salica, che concede la corona alle donne solo in assenza di eredi maschi
la riforma dev’essere accettata non solo in Gran Bretagna ma anche nel Commonwealth. La regina Elisabetta in un primo momento si era detta contraria, ma invece, a sole due settimane dalle nozze, quasi come se fosse un regalo per i due reali futuri sposa, sembra aver cambiato idea.
E’ già da un po’ di tempo che in Gran Bretagna si parla del fatto di rivedere le norme che regolano la successione al trono, che ormai risalgono a più di 300 anni fa. Per fortuna, ad avere la delega per le riforme costituzionali del Regno, è il vice primo ministro Nick Clegg, che ritiene che la legge salica sia una forma inaccettabile di sessismo e starebbe quindi studiando le formule per accelerare i tempi per alcune modifiche, tra cui quella di permettere ad una bambina primogenita di avere gli stessi diritti di un uomo nato primo.
Il primo a proporre la cosa ai consiglieri della corona, infatti, pare proprio essere stato il consigliere Clegg e alla sua proposta la regina avrebbe dato il suo consenso a procedere affermando ‘se il cambiamento è in linea con la volontà del popolo’.
Kate è la primogenita di due sorelle e si dice che in meno di un anno potrebbe dare alla luce una principessina quindi ad oggi i tempi per le modifiche costituzionali sarebbero davvero brevi.
Secondo il primo ministro britannico le modifiche alla legge salica costituirebbero una grossa distrazione in un momento in cui l’azione del governo dovrebbe invece concentrarsi sull’economia in crisi che ha coinvolto anche l’Inghilterra. Le altre nazioni del Commonwealth, tra cui Canada e Australia, sarebbero dello stesso parere.
Staremo a vedere in effetti anche solo come segnale di progresso sarebbe un’ottima svolta!