Sposarsi a Vigevano, è boom di richieste

Sposarsi a Vigevano, è boom di richieste

Sarà per la splendida cornice di Piazza Ducale o per la magnificenza del Castello Sforzesco o per la suggestiva Rocca Vecchia edificata da Luchino Visconti, ma Vigevano è diventata negli ultimi anni una location per matrimoni sempre più gettonata dai futuri sposi.

Così il Comune ha pensato bene di consentire la celebrazione dei matrimoni con rito civile ogni domenica all’interno delle sue splendide sale. Naturalmente la decisione non nasce unicamente come atto di generosità nei confronti di chi per convolare a nozze ha scelto proprio l’antico territorio dei Visconti e degli Sforza.

Ma anche dalla possibilità di sfruttare questa sorta di ‘turismo nuziale‘ per incrementare gli introiti del Comune. Prima di questo boom di richieste di coppie provenienti anche da fuori, infatti, i matrimoni con rito civile erano celebrati soltanto nei giorni feriali e la prima domenica di ogni mese.
Adesso, invece, tutte le domeniche si potranno celebrare matrimoni, fatta eccezione per le festività di Capodanno, Epifania, Pasqua, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, Ferragosto, 1 novembre, Natale, Santo Stefano e la festa del patrono.
Il Comune di Vigevano, dobbiamo proprio dirlo, ha fatto davvero bene i conti e sta facendo del matrimonio un vero e proprio business tanto è vero che ha anche deciso di aumentare il costo di affitto delle sale pubbliche in cui si effettuano le cerimonie.
Per i residenti il matrimonio civile in orario di servizio del Comune è gratuito se si sceglie la sala giunta o la sala consiliare del municipio, oppure lo spazio dedicato di palazzo Esposizioni (sede dell’Anagrafe e dello Stato civile). Fuori dall’orario di servizio e nei festivi, invece, per i residenti l’affitto della sala giunta costa 250 euro a fronte delle 203 di prima, la sala consigliare passa da 254 a 300 euro e il palazzo Esposizioni aumenta da 122 a 180 euro.
Prezzi ancora più maggiorati per i non residenti che per affittare la sala giunta in orario di servizio dovranno spendere non più 152 euro ma 180 euro, per la sala consigliare non più 203 euro ma 250 euro e per il palazzo esposizioni da 102 a 150 euro; fuori orario di servizio e nei festivi (sempre per chi arriva da fuori), l’affitto della sala giunta costa 360 euro (prima era 305 euro), la sala consigliare 400 euro (era 355 euro) e il palazzo Esposizioni 220 euro, da 183 euro di prima.
Chi invece vuole pronunciare il suo sì nella sala dell’Ottocento di Palazzo Roncalli, negli orari di servizio, costa, ai residenti, 605 euro comprensivi di costi fissi per pulizia, catering e riscaldamento (dal 15 ottobre al 15 aprile): prima erano 424 euro. Nei festivi o extra orario d’ufficio, costa 720 euro compresi (costi fissi, riscaldamento, catering compresi): prima erano 527 euro. La sala Bocca costa un po’ meno. Per i non residenti, i costi sono più alti. La Sala dell’Ottocento costa 805 euro nei feriali e 840 nei festivi.

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