A cosa serve la visita senologica e chi la fa? Come è noto ai più, ormai, la prevenzione è di fondamentale importanza nella lotta a quasi tutte le patologie. Non solo l’alimentazione, ma anche i controlli periodici e gli esami diagnostici, possono fare la differenza. Questo vale, in primis, per il tumore al seno. Sottoponendosi a visita senologica e all’esame mammografico, infatti, è possibile individuare fin da subito la formazione di piccole masse che potrebbero espandersi anche velocemente. Ma, quali sono gli altri casi in cui è consigliata la visita senologica e chi la fa?
Anzitutto, cosa rileva la visita senologica? Quali patologie è possibile prevenire e diagnosticare tramite essa? La visita senologica può rilevare la presenza di noduli o altre formazioni – benigne o meno – al seno. Possono essere sottoposte a questa visita sia le donne che hanno già una diagnosi della malattia, sia quelle che, avvertendo la formazione di piccole masse, oppure rilevando secrezioni del capezzolo, stati infiammatori e/o dolorosi riguardanti una o entrambe le mammelle, possono essere invitate dal proprio medico a recarsi dal senologo.
Si tratta, in sostanza, di una visita completa del seno, che non è assolutamente dolorosa e non da alcun genere di fastidio alla donna. Per tale visita non vengono neppure utilizzate strumentazioni; cosa che invece accade con la mammografia al seno. In questo caso, infatti, i seni sono “schiacciati” leggermente tra due lastre e ciò permette allo strumento di rilevare la presenza di possibili formazioni (noduli o tumore al seno).
L’esame completo del seno è tra gli esami medici consigliati quando si sospetta la formazione di masse benigne o maligne all’interno delle mammelle. Non solo, la visita senologica permette, più in generale, di rilevare qualsiasi altra patologia che può interessare il seno (ad esempio la mastite).
Per controllare il seno la donna viene fatta prima sdraiare e da questa posizione il medico rileva eventuali anomalie e asimmetrie del seno.
Segue la fase della palpazione del seno; il medico procede palpando entrambe le mammelle, i prolungamenti ed i cavi ascellari, i solchi sottomammari e le fosse sopra e sottoclaveari. La donna viene esaminata prima da seduta, poi nella posizione supina. La vista senologica dura, al massimo, 15 minuti. La si consiglia, a scopo preventivo, alle donne dai 20 ai 30 anni.
La visita senologica viene consigliata anche per la prevenzione del tumore al seno. Questo, infatti, può essere prevenuto con un’alimentazione adeguata, ma anche con i controlli medici e gli esami di routine eseguiti dal personale competente. La visita senologica, in particolare, viene eseguita da un esperto senologo oppure dal ginecologo.
Va ricordato, però, che questa visita non permette di rilevare le piccolissime formazioni tumorali o benigne. Queste possono essere riscontrate – con assoluta certezza – solo con l’ecografia mammaria e con la mammografia al seno.
In Italia, comunque, sono tante le campagne di sensibilizzazione per la prevenzione delle patologie del seno; basti pensare alla Visita senologica Lilt. La Lega Italiana per la lotta contro i Tumori, infatti, organizza periodicamente diverse iniziative.
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