Il Ministero della Salute annuncia il richiamo di alcuni lotti di acqua dai supermercati italiani. Vediamo quali sono.
Si tratta di alcuni lotti ritirati per il rischio di contaminazione da parte del batterio stafilococco aureo.
È stata emanata ancora un’allerta alimentare che questa volta, però, fa paura. Questo perché qualcuno potrebbe già aver già consumato l’acqua in questione. Del resto, in estate, si sa, soprattutto in Italia, si fa un grande uso di acqua in bottiglia per refrigerarsi.
Chi ne ha ancora delle bottiglie o confezioni in casa è invitato a riportarle indietro al punto vendita in cui sono state acquistate. Vediamo quali sono i lotti incriminati.
Consumare acqua contaminata dallo stafilococco potrebbe essere pericoloso. Si tratta, infatti, di uno dei patogeni più virulenti. Lo stafilococco, infatti, è in grado di causare malattie a volte gravi.
Fa parte dei batteri Gram-positivi, ha una forma sferica, è presente sulla pelle del 30% di noi e vive dentro il naso. Solitamente, la convivenza con individui sani non causa problemi di alcun tipo. In alcuni casi, però, può sfociare in infezioni non gravi. In altri, invece, può scatenare infezioni pericolose. Questo accade perlopiù quando si soffre già di altre patologie.
Il decorso dell’infezione varia in base a quali organi o tessuti sono rimasti coinvolti. Lo stafilococco può causare ad esempio degli eritemi, l’orzaiolo, la follicolite, oppure dei semplici foruncoli. Andando su patologie più gravi può essere la causa di tromboflebite, di polmonite, endocardite, osteomielite e può addirittura degenerare nella sindrome di Ritter-Lyell che si manifesta con secrezioni oculari, vesciche e febbre.
Sono bottiglie di acqua minerale effervescente naturale Claudia, da un litro e mezzo ed anche da mezzo litro. Entrambi i lotti sono stati prodotti dallo stabilimento sito in via della Sorgente Claudia 5, Anguillara Sabazia.
Per essere certi di aver acquistato i lotti contaminati prima di riportarli indietro controllare la scadenza ed i codici. Il Ministero della salute indica come contaminati i seguenti:
Se si pensa di avere sviluppato una infezione da stafilococco, dopo aver manifestato sintomi lievi, basta attendere la guarigione poiché solitamente si tratta di malesseri che passano spontaneamente in qualche giorno e che quindi non richiedono alcun trattamento medico.
L’acqua contaminata dal batterio infatti si manifesta con nausea e vomito nelle ore successive al consumo, si possono manifestare anche febbre, diarrea e dolori addominali che scompaiono entro 12 ore al massimo.
Qualora, invece, ci si dovesse trovare di fronte ad una patologia sarà sicuramente necessario contattare il medico e quindi iniziare una terapia.
Solitamente vengono prescritti gli antibiotici, ovviamente tutto cambia in base alla persona, alle sue condizioni di salute ed alla malattia che ha sviluppato. In presenza di sintomi gravi, come le infezioni del sangue o le polmoniti bisogna provvedere con il ricovero ospedaliero e con la somministrazione degli antibiotici in vena.
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