Quali sono gli alimenti privi di scorie? In alcuni casi è lo stesso medico che può suggerire di seguire una dieta senza scorie, per depurare l’organismo. In particolare, mangiare alimenti senza scorie, può essere utile se si devono eseguire particolari esami specialistici (come l’ecografia addominale o la colonscopia) o nel caso in cui debbano essere eseguiti specifici interventi chirurgici. Anche se generalmente il medico indica quali siano gli alimenti permessi in una dieta senza scorie, e fornisce una lista di alimenti senza scorie, può essere comunque utile conoscere gli alimenti più adatti in questi casi, tenendo a mente che l’obiettivo di questo regime alimentare è quello di depurare il proprio organismo. Devono quindi essere evitati tutti gli alimenti che contengono le cosiddette scorie, ovvero delle parti da eliminare, come i semi, la buccia, che risultano difficili da digerire. Basta quindi evitare i cibi che li contengono, ma per farlo bisogna conoscerli, e dire addio, almeno per un periodo, a piatti troppo elaborati e complessi.
Spesso le scorie vengono erroneamente confuse con le fibre, per cui si pensa che seguire un’alimentazione senza scorie significhi evitare le fibre, ma non è così. Le fibre, infatti, a differenza delle scorie, non sono visibili ad occhio nudo e sono presenti in diversi alimenti, pertanto sarebbe nettamente più complicato seguire un regime alimentare senza fibre. Le scorie, invece, sono una sorta di “materiale di scarto”, che si deposita sull’intestino.
Alimenti da evitare
Quali alimenti vanno evitati o limitati in una dieta senza scorie? Di sicuro un’alimentazione senza scorie deve limitare gli alimenti che contengono fibre, quindi in primis la frutta e la verdura. Questi alimenti, sia cotti, che crudi, sono tra quelli più ricchi di fibre alimentari e dunque, in determinate situazioni, è bene eliminarli. In una dieta senza scorie andrebbero limitati inoltre i carboidrati, in particolare il pane con troppo mollica, ma anche il pesce e le carni molto grasse (come il salmone e il maiale). Stesso discorso va fatto anche per il latte intero e i latticini molto grassi. Assolutamente banditi, dunque, panna e burro. Da eliminare inoltre i prodotti integrali, i legumi, le spezie e ovviamente gli alcolici. Infine, anche i dolci e i preparati particolarmente elaborati vanno esclusi da una dieta priva o povera di scorie.
Alimenti privi di scorie, quali sono
Premesso quali cibi evitare in una dieta senza scorie, quali alimenti sono ammessi invece e si possono consumare in tranquillità? Sicuramente i pesci magri (come la sogliola, il merluzzo, l’orata), ma anche i formaggi magri (meglio quelli freschi) e le carni bianche (pollo e tacchino in particolare). Anche alcuni carboidrati sono ammessi, ma dovrebbero essere consumati in misura minore rispetto alle proteine ( sì al consumo limitato di pasta, fette biscottate o crackers). Sempre consigliato, inoltre, è il riso. Per quato riguarda i cereali si possono consumare tranquillamente quelli non integrali. Anche alcuni insaccati più leggeri (come la bresaola), possono essere tranquillamente consumati in una dieta senza scorie, così come la carne rossa (anche se vanno preferiti i tagli più teneri). Per gli amanti delle verdure è richiesto uno sforzo in più, perchè non sono permesse, ma via libera alle patate.
Per quanto riguarda, infine, le bevande, è meglio preferire l’acqua naturale a quella gasata (in alternativa si può optare per il tè). Ovviamente è vietato invece l’alcol.
Attenzione alla cottura e ai condimenti
Infine un appunto va fatto sicuramente anche alla cottura; in caso di dieta senza scorie è meglio preferire i cibi bolliti, cotti al vapore o arrostititi, sempre conditi in modo molto semplice (per condire si può utilizzare l’olio d’oliva).
Durata, benefici ed effetti collaterali
Una dieta priva di scorie, oltre che in caso di interventi chirurgici e particolari esami da eseguire, può essere consigliata anche come terapia in alcune malattie, ad esempio in caso di grave meteorismo o enterocolite. Il principale beneficio di questo tipo di alimentazione è la possibilità di ripulire l’intestino, oltre a ridurre eventuali infiammazioni, ma è bene ricordare che non si tratta di una dieta dimagrante.
Per quanto riguarda la durata della dieta priva di scorie, essa dipende molto dal motivo per cui deve essere seguita (ad esempio nel caso di esami da eseguire si va dai tre ai sette giorni precedenti). Comunque, sia per i cibi da consumare, che per la durata di questa particolare dieta, è sempre bene consultare il medico ed evitare assolutamente il fai da te, che può rivelarsi persino dannoso in determinati casi. Potrebbero esserci infatti, anche, dei possibili effetti collaterali di un regime alimentare di questo tipo seguito per lungo tempo, come ad esempio la carenza di fibre, vitamine e minerali e diversi malesseri e malattie connesse a questo tipo di alimentazione poco equilibrata.
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