Con il termine amenorrea si intende l’assenza di mestruazioni. Non è necessariamente un problema serio di salute, ma semplicemente il sintomo di una particolare condizione fisica che può essere patologica o meno. E’ importante in tal senso comprendere la distinzione tra amenorrea primaria e secondaria e quindi individuarne le cause per prevenire le conseguenze.
Differenza tra amenorrea primaria e secondaria
Si parla di amenorrea primaria quando il sanguinamento mestruale non si è ancora manifestato in una ragazza di 14-16 anni, condizione che può essere o meno accompagnata da assenza di caratteri sessuali secondari (come lo sviluppo del seno ad esempio). Si tratta di un’evenienza rara, soprattutto se confrontata con l’amenorrea secondaria, quella cioè che si manifesta in una donna, dopo la comparsa del ciclo mestruale, per un periodo superiore ai tre mesi. Questa condizione può essere normale in gravidanza ad esempio o nel puerperio (spesso per la durata dell’allattamento al seno) ma anche in menopausa o in seguito a terapie ormonali. Questi aspetti vengono però definiti come semplice amenorrea. In tutti i casi è importante definire le cause.
Cause
Alcune cause dell’amenorrea possono essere definite “fisiologiche” nella vita di una donna. La mancanza di ciclo mestruale è normale infatti prima dei 12-13 anni ed in menopausa, è uno dei primi sintomi della gravidanza, o della menopausa precoce; un’amenorrea si può sviluppare anche nel periodo della premenopausa, a volte alternato a oligomenorrea. In tutti gli altri casi, questa mancanza di ciclo va considerata come sintomo di una patologia da indagare e curare. Vi possono essere cause anatomiche, come l’imene imperforato ad esempio o l’assenza congenita di vagina o di utero (o il mancato sviluppo di questo), malattie genetiche come la sindrome di Turner o quella di Cushing, ma anche ipotiroidismo o ipertiroidismo, tumori. Le più frequenti cause di amenorrea sono comunque riconducibili alla sindrome dell’ovaio policistico, alla prolattina alta, all’insufficienza ovarica precoce, al peso (malnutrizione, ma anche anoressia e bulimia), allo stress e alla eccessiva attività fisica.
Conseguenze
Le conseguenze di un’amenorrea dipendono ovviamente dalla causa che la determina e dalle possibilità di cura oltre che di una diagnosi precoce. Se non si hanno particolari disturbi di salute e si ha una normale attività sessuale, la conseguenza più ovvia è quella di una gravidanza, come se si hanno più di 55 anni sarà quella della menopausa! In altri casi la mancanza di ciclo mestruale, dovuta a cause diverse può portare proprio alla impossibilità del concepimento e di una gravidanza. Come durante la menopausa, le varie forme di amenorrea prolungata nel tempo sono associate ad una riduzione della densità ossea e aumento dei tassi di frattura. Più in generale possiamo dire che l’amenorrea ha una prognosi benigna, non comporta un rischio per la vita, ma può avere un forte impatto sulla psiche e l’emotività della donna. Chiaramente dipende dai casi e dalle numerose possibilità terapeutiche disponibili: per la maggior parte delle donne, infatti l’assenza di mestruazioni può essere corretta con farmaci, chirurgia o semplicemente con un adeguato stile di vita. L’importante però è sempre la diagnosi.