Rilassarsi ascoltando il suono di un ruscello o il cinguettio di allegri uccellini non solo aiutata a combattere lo stress, ma sarebbe un ottimo supporto alla classica anestesia locale in interventi che ne prevedano poca e in cui il dolore rimanere percepibile. I suoni della natura agirebbero come una anestesia naturale, senza produrre effetti collaterali, in interventi e in terapie delicate in cui si preveda poca anestesia. Ne sono convinti i ricercatori della Johns Hopkins University dopo aver portato a termine il loro lungo esperimento pubblicando i dati ufficiali della ricerca sul Journal of Alternative and Complementary Medicine.
Ascoltare i suoni della natura permetterebbe di superare più facilmente il dolore fisico avvertito durante i piccoli interventi che richiedono poca anestesia. La proiezione di immagini piacevoli e la diffusione di una musica naturale suonata da ruscelli, onde del mare o cinguettii di uccellini, rilassa a tal punto da riuscire a ridurre il dolore che generalmente il paziente avverte durante un esame o una terapia. Un metodo comprovato da un’equipe di ricercatori che ha esaminato la reazione al dolore di 120 pazienti. Divisi in 3 gruppi, alcuni venivano sottoposti al prelievo di una piccola quantità di midollo osseo in maniera usuale, senza alcuna distrazione sonora, ad altri invece il prelievo avveniva proiettando immagini di scenari naturali come foreste o montagne e suoni rilassanti tipici di questi ambienti. Il terzo gruppo veniva distratto durante il prelievo invece con immagini e rumori più fastidiosi, come il clacson di auto e scene di traffico urbano. Coloro che ascoltavano il cinguettio degli uccellini o lo scrosciare di una cascata mentre il medico aspirava loro dall’osso dell’anca o alla base della spina dorsale una piccola quantità di midollo osseo, sentivano meno dolore di quelli che venivano distratti con rumori meno piacevoli come quelli del traffico cittadino o erano lasciati in assoluto silenzio. Questa scoperta dell’efficacia di un’anestesia naturale senza effetti collaterali, ci permetterebbe non solo di avere un paziente più soddisfatto delle cure che riceve, ma anche di contenere i costi, usando questo metodo anche per altre procedure fastidiose di diagnosi e cura – ha dichiarato Gregory Diette, responsabile dello studio.