Problemi agli occhi? Calo della vista? Se soffrite di anoressia o bulimia la causa del vostro problema potrebbe essere legata al disturbo alimentare. Il fatto di soffrire di un disturbo alimentare come l’anoressia nervosa o la bulimia al di là dall’essere un problema in se stesso, può essere alla base di una serie di complicanze mediche che vanno ad aggravare il quadro del disturbo stesso ed a lungo andare possono causare danni fisici irreversibili. E’ il caso segnalato da una nuova ricerca inglese che collega i disturbi della vista con quello alimentare di persone anoressiche e bulimiche. Dalla ricerca emerge come la retina degli occhi di persone che presentano disturbi alimentari al lungo termine sia danneggiata.
L’anoressia e la bulimia sono due gravi disturbi dell’alimentazione dalle conseguenze a volte tragiche ma che in generale hanno un effetto lento e progressivo sull’intero organismo. Il fisico si debilita, diventa vulnerabile e anche gli occhi a quanto pare possono soffrire in maniera seria le conseguenze del disturbo. L’anoressia a lungo termine colpisce infatti lo spessore della macula, la parte centrale della retina, quella parte dell’occhio che ha i fotorecettori utili per la trasformazione dell’energia luminosa in impulsi elettrici. In poche parole si tratta di una zona importantissima del campo visivo che invia al cervello gli impulsi per trasformarli in informazioni visive. Sul British Journal of Opthalmology è stata pubblicata una recente ricerca condotta dall’Università di Atene secondo la quale l’anoressia e la bulimia può ripercuotersi anche sulla salute dell’occhio. Il disturbo alimentare, infatti, andrebbe a danneggiare la macula, ovvero la struttura dell’occhio causando un deciso calo della vista. Nelle donne con anoressia, la macula e gli strati di alimentazione dei nervi sono risultati significativamente piu’ sottili rispetto a quelli delle donne sane. Peggiore e’ risultata la condizione dei bulimici, che sono risultati avere la retina ancora piu’ sottile. I ricercatori hanno trovato anche una significativa perdita dei neurotrasmettitori elettronici, quelli che mandano i segnali dall’occhio al cervello.Non è stato chiarito ancora se l’assottigliamento maculare o se la diminuizione dell’attivita’ dei neurotrasmettitori sono le fasi iniziali della cecita’ progressiva, o se sono reversibili con la ripresa di una dieta normale.
In Italia la percentuale stimata di donne tra i 13 e 35 anni che soffre di un disturbo alimentare, anoressia o bulimia, si aggira intorno al 5%, il fenomeno è in crescita anche tra le donne di quarant’anni e tra gli uomini. Secondo l’Aba,
in totale anoressia e bulimia colpiscono in Italia 3 milioni di persone. Tra le cause della diffusione dei disturbi dell’alimentazione in età avanzata giocano un ruolo importante mancanza di affetto e la paura dell’età matura.
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