Pochi giorni fa l’INRAN, un ente pubblico che dipende dal Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha lanciato un’allarme sulla carenza di ferro nell’alimentazione degli adolescenti, in particolare delle ragazze, spesso legate in maniera estrema alle diete. I dati vengono fuori da una ricerca sulle abitudini alimentari degli adolescenti, commissionata dal Ministero in base ad un progetto europeo chiamato HELENA. ciò che si è evidenziato è molto preoccupante perchè il ferro è una sostanza indispensabile per garantire un buono stato di salute generale, proprio perchè è un elemento prezioso per l’efficienza sia fisica che mentale.
I ricercatori hanno analizzato il sangue di adolescenti di Roma e dintorni, con età tra i 12 e i 17, rilevando una carenza notevole di ferro nel sangue. La media è del 17%, ma dai dati si evince che a soffrirne di questa carenza sono di più le ragazze con la percentuale del 21%, contro il 13% dei maschi. Marika Ferrari, una delle curatrici di questo studio condotto dall’INRAN, ha riferito:
Il metodo prescelto per valutare lo status del ferro è particolarmente affidabile. E’ stato misurato attraverso il dosaggio della ferritina nel siero, che riflette i depositi di ferro disponibili nel nostro organismo per fronteggiare eventuali periodi di scarso apporto di ferro dalla dieta. Quando queste riserve tendono ad esaurirsi, vuol dire che l’organismo rischia una reale carenza di ferro, con conseguente alterazione delle sue funzioni e comparsa dell’anemia.
Il punto debole delle adolescenti italiane è l’alimentazione che, essendo troppo sballata,non è capace di garantire all’organismo il pieno apporto di tutte le sostanze nutritive necessarie. Ci spiega Catherine Leclerque, coordinatrice dello studio dell’INRAN nel progetto HELENA:
L’apporto di ferro nella loro dieta quotidiana dovrebbe essere adeguato ai loro fabbisogni, dovuti alla crescita e alle perdite mestruali, inoltre ha fornito anche qualche consiglio alimentare:
Il ferro è presente in tanti alimenti, nei cereali, specie se integrali, nelle verdure a foglie, nella carne, nel pesce, nei legumi e nella frutta secca oleosa. Il ferro della carne e del pesce è più facile da assorbire, ma non per questo è indispensabile consumare questi alimenti. Piccoli accorgimenti permettono di migliorare l’assorbimento del ferro presente negli alimenti di origine vegetale. Poiché la vitamina C trasforma il ferro in una forma più disponibile, la spruzzata di limone sulle verdure e l’arancia consumata come tale o spremuta sono un valido aiuto.
Si evince perfettamente che nella dieta quotidiana delle adolescenti, bastano poche correzioni per migliorare lo stato di salute generale. Tra l’altro grazie al ferro, che ha ripercussioni sulle funzionalità fisiche e mentali, si potrebbero avere miglioramenti anche nelle prestazioni scolastiche e sportive.