La cistite emorragica si presenta come una infiammazione della vescica e delle vie urinarie che in alcuni casi interessa anche i capillari. La cistite colpisce molte più donne che uomini, perché la malattia si sviluppa più facilmente nell’apparato urinario femminile a causa della sua conformazione anatomica: gli uomini hanno infatti un dotto uretrale lungo circa 16 cm, contro i 3 cm di quello delle donne, per cui la flora batterica riesce a risalire più facilmente fino alla vescica e a provocare delle infezioni. Inoltre il vestibolo vaginale si trova nei pressi dell’orifizio anale. Si distingue la cistite dalla cistite emorragica quando l’infiammazione assume un carattere acuto e arriva a coinvolgere la mucosa della vescica a livello dei capillari, i quali si possono rompere e dare vita ad una perdita di sangue nelle urine, un’emorragia appunto.
La cistite emorragica presenta, in linea di massima, sintomi simili o più accentuati rispetto alla classica cistite. Tra di essi si segnalano il dolore durante la minzione (in cui sono spesso presenti forti bruciori) e, come accennato poco fa, la presenza di sangue nelle urine.
La cistite emorragica è causata, per la maggior parte delle volte, da infezioni di batteri (di solito l’Eschirichia Coli proveniente dall’intestino) che si riproducono all’interno della vescica, dopo aver risalito il breve dotto uretrale.
Le cause che portano all’insorgenza della cistite, nella sua forma acuta, sono molteplici e, tra esse, troviamo anche le infezioni fungine, l’utilizzo di sostanza irritanti per la vescica, alcuni farmaci, una terapia immunosoppressiva, una terapia radiante, l’invasività di certi dispositivi medici; ma la cistite può anche essere ricorrente e allora essa si manifesta a causa di infezioni batteriche di origine sessuale, di calcoli renali o della vescica, di una predisposizione genetica, di un prolasso vescicale o di alterazioni endocrine che accompagnano la menopausa.
La cura e la terapia della cistite emorragica passano attraverso una corretta diagnosi della malattia; per questo è essenziale identificare quale batterio è responsabile dell’infezione utilizzando una coltura urinaria. In seguito viene eseguito un antibiogramma per definire l’antibiotico più efficace.
La cistite emorragica viene infatti curata tramite antibiotici, anche per un lungo periodo se necessario, una dieta ad hoc caratterizzata anche dall’assunzione di molti liquidi e l’utilizzo di antisettici urinari.
L’importanza di un’alimentazione sana e mirata serve sia per mantenere basso il ph delle urine e sia per permettere una evacuazione senza problemi, regolare, che impedisca ai batteri fecali di accumularsi nel colon. Ecco allora che gli alimenti suggeriti sono soprattutto quelli ricchi di fibre, mentre carne, legumi e amidi favoriscono le urine acide.