Cosa mangiare in vacanza? E durante il viaggio per raggiungere la tanto agognata meta estiva? Le vacanze sono ormai iniziate ufficialmente o stanno per cominciare per qualcuno, quindi può essere utile fornire qualche indicazione sulla dieta da seguire durante le vacanze estive e i viaggi di spostamento. Vediamo in sintesi le dritte più importanti. Primo divieto assoluto: evitare il rimedio panino fugace. Questa soluzione è utile come rimedio dell’ultimo minuto e solo in qualche caso raro, ma non va mai considerata come soluzione delle nostre vacanze. Per lo più si tratta infatti di condimenti grassi e carboidrati molto secchi.
Anche durante le vacanze, quindi, e anzi, possiamo dire soprattutto durante le vacanze estive, preferiamo frutta e verdura a volontà per idratarci, regalarci il giusto apporto di vitamine, fibre e sali minerali! Il principio che deve guidare il vostro regime alimentare in vacanza è l’attinenza a quello che adottate di consueto, evitando gli stravizi a cui è più facile cedere quando si è in buona compagnia o cullati dal dolce far niente. Invece, contro i piccoli e grandi fastidi gastrointestinali che possono cogliere di sorpresa i turisti, come la diarrea del viaggiatore, il bruciore di stomaco o il reflusso gastroesofageo, è fondamentale non lasciarsi tentare dagli stravizi e tenersi alla larga dagli alimenti troppo piccanti o speziati, ma anche non esagerare con l’alcol, il caffè e le salse. Durante il viaggio e prima, poi, possiamo adottare qualche accorgimento preventivo: ‘La strategia alimentare del pilota è basata innanzitutto sulla prevenzione dei disturbi: va seguita una dieta leggera anche alcuni giorni prima di partire.
Poi, nel corso del viaggio, preferire alimenti come verdure bollite o zuppe vegetali, che ormai si possono facilmente trovare nei ristoranti lungo le autostrade. Via libera anche alla frutta, compresa la macedonia. Non esagerare con il caffè, riponendo eccessiva fiducia nelle sue proprietà anti-fiacca. L’importante, per evitare la sonnolenza, è alimentarsi con pietanze light: in caso contrario, la digestione diviene più lenta e difficoltosa e ‘richiama’ grandi quantità di sangue che vanno sottratte al cervello, che per questo motivo rallenta la capacità di reazione” come ha osservato il professor Marcello Ticca, libero docente di scienze dell’Alimentazione all’università Sapienza di Roma.