Quali sono le cause del dolore all’addome e, cosa fare? Il dolore addominale è un sintomo che ci mette sempre in allerta, perché in questa sede si trovano organi essenziali alle nostre funzioni primarie, come la digestione e la respirazione. Si tratta di una zona abbastanza ampia che, solitamente, viene distinta in sei parti diverse. E’ proprio la localizzazione precisa del dolore che può dirci quale sia l’organo interessato, ma non è da escludersi che strutture diverse da quelle colpite manifestino sintomi di riflesso. Proprio perchè si tratta dina zona molto ampia, le cause che possono determinare dolore sono parecchie.
Cause
Il dolore in questi casi può avere origine in una qualsiasi delle strutture dell’addome e le cause più frequenti sono: cause non addominali (polmonite, infarto, pleurite ed embolia polmonare), dolori della cassa toracica (fuoco di Sant’Antonio, costocondrite, strappi muscolari, irritazione dei nervi, ernia), disturbi infiammatori dell’addome superiore (ulcera duodenale o gastrica, gastrite, esofagite, pancreatine, colecistite, colite, epatite), disturbi funzionali dell’addome (dispepsia, celiachia, intolleranza al lattosio), tumori (del fegato, della cistifellea, del pancreas, dello stomaco, del sistema immunitario), problemi vascolari (blocco delle arterie o delle vene e aneurisma dell’aorta addominale), disturbi infiammatori della parte centrale e inferiore dell’addome (enterite, tumore al colon, ostruzioni intestinali, colite, appendicite, diverticolite, problemi dell’apparato urinario (infezioni come la cistite, calcoli renali, tumori alla vescica o ai reni) e disturbi dell’apparato riproduttivo (cisti ovariche, salpingite, fibromi uterini e endometriosi).
Cosa fare?
Dall’elenco delle cause determinanti il dolore all’addome si comprende che, più che mai, in questi casi è necessario rivolgersi al medico per una diagnosi specifica. Quest’ultimo, anche in base alla localizzazione del sintomo (destro, sinistro, in alto, in basso, alla schiena, superiore, inferiore) e agli esami specifici, riesce a individuare il problema e a consigliare la cura più adatta. Si consiglia di rivolgersi al medico soprattutto quando il dolore è persistente o acuto e si riscontrano altri sintomi (come febbre, nausea, vomito e presenza di sangue nelle feci). Una volta giunto alla diagnosi, il medico può proporre una cura adeguata al disturbo. In alcuni casi i farmaci prescelti sono quelli che diminuiscono l’infiammazione o influiscono sul funzionamento di un organo, alleviando il dolore. In altri casi può rivelarsi necessario l’intervento chirurgico (ad esempio in caso di colecistite). Insomma, la terapia dipende, ovviamente, dalla causa scatenante il dolore.
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