L’epilessia è una sindrome neurologica: quali sono i sintomi, le cause e la terapia migliore? Prima di tutto è bene specificare che può colpire a qualsiasi età: dai bambini agli anziani, ma che in età adulta risulta un po’ più complicata. I casi di epilessia infantile, invece, si risolvono spesso entro l’adolescenza. La brutta notizia è che non si può prevenire in alcun modo e che, per chi ne soffre è molto diffice guarire del tutto.
La parola epilessia deriva dal greco ἐπιλαμβάνω, che significa sorprendere. E’ un disturbo causato da un’anormale attività elettrica del cervello ed è caratterizzato da crisi convulsive che possono verificarsi sporadicamente oppure, in casi più seri, in modo ricorrente. L’epilessia è una delle più frequenti patologie neurologiche e, nei paesi industrializzati colpisce una persona su 100 e un bambino su 200. Nel nostro paese la malattia interessa circa 500 mila persone, con oltre 30 mila nuovi casi all’anno.
I Sintomi più comuni
I sintomi dell’epilessia possono essere diversi da soggetto a soggetto e possono manifestarsi sia durante il giorno che durante la notte e con diversa intensità tra i vari soggetti. I sintomi più diffusi sono:
- l’improvviso l’irrigidimento di gambe e braccia e dei muscoli facciali e del collo;
- convulsioni e contrazioni di circa 60 secondi;
- perdita di coscienza.
Questo improvviso malessere può portare, spesso, anche alla caduta del soggetto e alla perdita di consapevolezza.
Gli episodi convulsivi possono consistere anche in allucinazioni o crisi psichiche. Le crisi epilettiche possono essere parziali, quando interessano un’area limitata del cervello, oppure generalizzate.
Le cause principali
Ciò che causa l’epilessia è l’eccessiva attività elettrica corticale. Ciò succede quando viene a mancare la sintonia nell’attività delle cellule nervose del cervello. L’epilessia può essere anche ereditaria, ma spesso le cause sono legate a traumi, infezioni o altre malattie.
La terapia da adottare
In caso di attacchi epilettici bisogna consultare immediatamente il medico e raccontare in modo dettagliato l’esperienza vissuta e gli eventuali fattori che avrebbero potuto scatenare l’episodio (fotostimolazione, traumi, farmaci assunti…). La diagnosi avviene, solitamente, tramite elettroencefalogramma. La terapia consigliata, invece, richiede di assumere dei farmaci antiepilettici per periodi molto lunghi , che possono, purtroppo, avere effetti collaterali.
L’alimentazione
Anche l’alimentazione è importante, per cui a chi soffre di crisi epilettiche è consigliato seguire una dieta chetogenica. Tale dieta prevede il consumo di molti grassi e proteine e di pochi carboidrati. La dieta chetogenica spingerebbe l’organismo ad attingere energia dai chetoni, un sottoprodotto dei grassi. Proprio i chetoni avrebbero un effetto benefico sull’epilessia. Questo tipo di alimentazione avrebbe, infatti, effetti sull’attività dei neuroni cerebrali, ed è consigliata soprattutto nei casi in cui la terapia farmacologica ha scarsi risultati.