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Pur di placare un attacco di fame nervosa, saremmo disposte a tutto! Ci assale improvvisamente, ci spinge verso il frigorifero e punta direttamente a ciò che di più calorico c’è. La fame nervosa è molto comune tra le donne, nasce all’improvviso e per le motivazioni più svariate: se saltiamo la prima colazione, se abbiamo esagerato con la palestra, ma soprattutto per noia e per stress. Nei momenti in cui ci sentiamo giù con il morale o siamo più ansiose del solito, è infatti più facile ricorrere a qualcosa di buono. Ma la buona notizia è che può essere contrastata consumando dei cibi che possono tenerla a bada.
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Che cos’è la fame nervosa?
La fame nervosa è il mangiare pur non avendo fame, è l’essere assaliti da un impulso irrefrenabile che porta ad ingozzarsi di qualsiasi cosa. Si può avere la fame nervosa per noia, per ansia, per tristezza, scarsa autostima, solitudine. La fame nervosa ci porta quindi a sostituire l’affetto, la sicurezza o la gioia che non abbiamo, con la gratificazione che ci dà il cibo. Ma il piacere sarà subitoseguito dal senso di colpa per aver esagerato.
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Chi soffre di fame nervosa?
Le statistiche parlano di 9 persone su 10. Si mangia non per vera fame, ma perché una forte emozione ci ha spinto verso il frigorifero. Rifugiarsi nel cibo è un comportamento comune, come altrettanto comune è mangiare in questi momenti velocemente e tanto, soprattutto cibi ricchi di grassi e calorie. Uno studio finlandese ha dimostrato che l’indice di massa corporea è più alto fra coloro che mangiano a causa dello stress.
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Come risolvere il problema della fame nervosa?
La dieta in questo senso può aiutare tanto; non si tratta di rispettare nessun regime particolare, ma di inserire semplicemente nell’alimentazione quotidiana dei cibi che allontanano gli attacchi di fame nervosa, che rilassano e inviano al cervello messaggi di sazietà. Vediamo allora quali sono questi alimenti che ci possono aiutare a tenerla a bada.
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Carote e sedano
Per calmare la fame nervosa, senza favorire il sovrappeso, è utile tenere in scorta in frigorifero alcune carote e qualche gambo di sedano, da sgranocchiare tra un pasto e l’altro, per un effetto saziante che non incide sulla linea. Il modo migliore per utilizzarli è allo stato crudo: oltre a risultare molto più digeribili, mantengono intatti i preziosi nutrimenti che li compongono.
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Avocado
Uno studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di Nutrizione della Loma Linda University ha evidenziato che se si aggiunge al proprio pasto mezzo avocado fresco, si ha calo dell’appetito superiore del 40% nelle tre ore successive al pranzo. In pratica mangiare frutta fresca con un alto potere saziante aiuta a contenere il senso di fame, e, quindi, a non ingrassare.
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Avena
Cibo antistress e antifame grazie alle fibre contenute, blocca la fame nervosa. Potete assumerla mettendo in infusione un cucchiaio di avena in 1/4 d’acqua bollente, lasciandola riposare per 5-10 min. Consumate la bevanda prima dei pasti e vedrete sopraggiungere un senso di sazietà anche consumando un pasto leggero.
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Salmone
Il salmone è un alimento prezioso per tutti i disturbi legati allo stress e all’ansia, e anche se tra i pesci viene categorizzato tra i grassi, il suo altissimo contenuto dei omega tre lo rende un cibo da non far mancare in nessuna dieta. Proprio il suo alto contenuto di omega tre mette l’organismo nelle condizioni ideali per bruciare grasso.
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Yogurt
Come riferito da Discover, in uno studio del 2011 i ricercatori irlandesi hanno scoperto che un particolare batterio probiotico dello yogurt riduce i “comportamenti associati con lo stress, ansia e depressione”. Esso ha anche un ottimo indice di sazietà, sopratutto nella versione parzialmente scremata, e poi le proteine (che costituiscono il 3-3,4%, sia in quello intero sia in quello magro) sono già parzialmente predigerite.
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Camomilla
La camomilla è da sempre utilizzata per le sue proprietà curative naturali. Uno studio del 2009 ha riscontrato un miglioramento nel livello di ansia nelle persone con lieve o moderato disturbo d’ansia generalizzato trattate con estratto di camomilla. Attenzione però: nonostante alla camomilla non siano attribuiti effetti tossici, un suo abuso determinerebbe insonnia e anche nausea.
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