La faringite è una delle malattie più comuni che si possano prendere, a qualunque età. Come si evince dal nome, si tratta di un’infiammazione della faringe (che si trova nella parte inferiore della gola, tra la laringe e le tonsille): in pratica stiamo parlando del mal di gola. Può essere acuta o cronica, persistente. Se coinvolge anche le tonsille si parla anche di tonsillite o faringotonsillite. Se arriva nella trachea, tracheite. Scopriamo insieme le tante cause ed i sintomi correlati.
I sintomi
Come noto il sintomo più evidente della faringite è il dolore alla gola che si presenta arrossata e gonfia a tal punto da rendere difficile la deglutizione: è uno dei primi segnali che possiamo notare nei bambini. Molto spesso è accompagnata anche da placche, febbre alta, mal di testa e dolori articolari, ovvero tutti quei malesseri tipici dell’influenza a cui spesso si accompagna. Ma a seconda delle cause che provocano l’infiammazione e l’aggressività degli agenti infettivi, si possono avere anche eruzioni cutanee o linfonodi del collo ingrossati (come nel caso di mononucleosi o hiv).
Le cause
Le cause più frequenti del mal di gola sono riconducibili a dei virus, come nel caso di influenza, raffreddore, mononucleosi, hiv, o coxsakie (responsabile della cosiddetta faringite vescicolare). Tra i batteri invece il più frequente è sicuramente lo streptococco di gruppo A, ma anche quelli della gonorrea e della clamidia. In alcuni casi la faringite può essere provocata anche da infezioni fungine (Candida albicans ovvero il mughetto orale), da agenti chimici irritanti esterni o anche da un reflusso gastroesofageo.
Le cure
Come sempre accade in questi casi, la terapia giusta dipende dalla diagnosi. Trattandosi nel 40-70% dei casi di problematiche virali, gli antibiotici non servono. Sarebbe buona norma in ogni caso, da parte del medico prescrivere un tampone alla gola, proprio per stabilire l’agente infettivo. In caso di streptococco o altri batteri si potrà procedere a terapie antibiotiche, o antifungine in caso di candidosi. Per il resto la terapia giusta è quella sintomatologica: bere liquidi caldi (col limone o con il miele magari) o freddi, gargarismi (acqua e sale), pastiglie per la gola e farmaci antinfiammatori (sia da banco che su prescrizione medica, dipende dai casi). Il paracetamolo per abbassare la febbre correlata. Questo farmaco tra l’altro, in caso di necessità, è uno dei pochi utilizzabili anche in gravidanza, quando i medicinali andrebbero tenuti lontano. Questo non significa però banditi! In caso di faringite durante la gestazione è quanto mai importante farsi fare una diagnosi per individuare l’agente infettivo responsabile e curarlo laddove possa interagine negativamente col bambino.
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