Il wi fi fa male alla salute?

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Il wi fi fa male alla salute? La tecnologia wi-fi fin dalla sua introduzione ha suscitato un vasto dibattito sulla sua pericolosità. Da sempre si fronteggia chi, da un lato afferma che l’esposizione ai campi elettromagnetici provoca alla lunga danni alla salute, dall’altro chi dichiara che ad oggi non esistono studi che dimostrano in maniera definitiva gli effetti negativi del Wi-Fi. Nonostante questo acceso dibattito scientifico, il wireless è diventato ormai uno strumento sempre più diffuso. Ma, quali sono i possibili danni alla salute prospettati dagli scettici?

I pro

Gli scettici sostengono che i possibili rischi per la salute andrebbero dai semplici mal di testa fino ai tumori. Di contro, coloro che non demonizzano la tecnologia senza fili affermando che, comunque, i livelli dei campi elettromagnetici dei dispositivi Wi-Fi sono alquanto bassi, inferiori a quelli degli stessi telefoni cellulari. Come a dire che, quindi, dovrebbero essere messi al bando anche questi ultimi. Inoltre, il segnale emesso è tipicamente di 100 milliwatt, quindi le radiazioni sono al di sotto di quelle considerate pericolose. Per questi motivi, alcune riviste e società scientifiche, si sono nel tempo pronunciate a favore del wi fi; così è stato per la Health Protection Agency britannica che ha dichiarato che non sussiste alcun valido motivo per non continuare ad utilizzare il wi-fi. Vero è anche che, se rischi per la salute importanti ci fossero, questi andrebbero valutati nel lungo periodo e, ad oggi, ancora non è possibile farlo concretamente. Inoltre, esistono soggetti più delicati, come i bambini, che potrebbero essere maggiormente a rischio (per cui sono state avanzate critiche anche sull’uso dei cellulari). Su queste e su altre argomentazioni si fondano le tesi di coloro che sono contrari ai router.

I contro

Tra le voci negative sulla salubrità del wi-fi quella di un gruppo di cinque giovani studentesse della scuola danese di Hjallerup, che hanno condotto di recente un esperimento sui semi di crescione. Queste studentesse sono partite dall’idea di verificare se le onde wi-fi influenzano o meno lo sviluppo di alcune piante. A questo scopo per 12 giorni hanno studiato dei semi di crescione; il primo gruppo di semi è stato esposto alle onde wi-fi, mentre il secondo gruppo no. Il risultato è stato impressionante; i semi esposti alle radiazioni hanno appena germogliato e alcuni sono persino mutati, mentre quelli non esposti alle radiazioni, si sono sviluppati senza problemi. Questo studio troverà sicuramente altre conferme o smentite in future ricerche che si occuperanno di elettrosmog e inquinamento elettromagnetico. Per ora il dibattito sembra ancora aperto.

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