L’infiammazione del nervo sciatico è un disturbo che provoca dolore nel tratto compreso tra la zona lombare e le gambe; questa condizione è detta, in ambito medico, sciatalgia e si sviluppa negli adulti per poi essere condotta ad aggravamento durante la vecchiaia. Le donne soffrono di questo disturbo tipicamente dopo la menopausa. Le cause che portano all’infiammazione del nervo sciatico sono da riscontrare di solito nell’artrosi della colonna vertebrale a livello lombare: qui i dischi intervertebrali, con il passare del tempo si assottigliano, si induriscono e non offrono più lo stesso grado di protezione ai nervi.
Un’altra causa, benché molto rara, dell’infiammazione del nervo sciatico può essere l’intossicazione dei nervi, che però si verifica per i diabetici gravi e per gli alcolisti.
Una caratteristica della sciatica è quella di presentarsi sia a riposo che dopo un movimento traumatico.
Passiamo allora alla prevenzione: innanzitutto bisogna evitare le posizioni sbagliate, come ad esempio la postura con le spalle curve e portate in avanti, e gli sforzo eccessivi, a meno che non siano eseguiti in modo corretto. L’attività fisica moderata è comunque sempre consigliata a tutte le età come forma di prevenzione.
I sintomi di un’infiammazione del nervo sciatico si presentano anche senza un motivo apparente, magari al risveglio, quando anche un semplice colpo di tosse può intensificare il dolore, che non migliora nemmeno con il riposo ed è vivo durante tutta la giornata.
La cura dell’infiammazione viene svolta per mezzo di una terapia medica ad hoc, caratterizzata da una fase antinfiammatoria a cui si può associare la pratica di terapie alternative, sempre sotto la supervisione di uno specialista autorizzato. Tra di esse troviamo la laser terapia e la ionoforesi.
L’utilizzo dell’ozono come antinfiammatorio è un discorso al centro di alcune controversie, perché la sostanza risulta non priva di rischi, è più costosa dei comuni farmaci e il risultato che produce è pressoché simile a questi ultimi. Inoltre è bene non procedere con i trattamenti fisioterapici quando l’infiammazione si trova nella sua fase più acuta, in cui il dolore è particolarmente lancinante.
In questi casi viene comunemente adottata l’infiltrazione a livello locale di antinfiammatori e anestetici, utili a garantire un temporaneo sollievo.
L’ultima spiaggia è rappresentata dall’intervento chirurgico, il cui scopo è quello di risolvere il problema legato ad un disco intervertebrale che esce fuori dalla sua sede originale e va a comprimere il nervo, provocando il dolore. Questa soluzione deve essere applicata solo se il paziente si trova nelle condizioni di non riuscire più a deambulare o a compiere anche i movimenti più semplici e se i dolori sono così forti da rendere vana la terapia antinfiammatoria.
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