Ipertiroidismo: sintomi, valori, cura e alimentazione

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Quali sono i valori, i sintomi, la cura e l’alimentazione per l’ipertiroidismo? L’ipertiroidismo è una patologia che colpisce la tiroide con possibili conseguenze per il metabolismo, il sistema nervoso ed il cuore. L’ipertiroidismo (che colpisce di più le donne) è così definito perché in questi casi il soggetto presenta una iper produzione di ormoni tiroidei. Ma quali sono i sintomi, i valori di riferimento, la cura e l’alimentazione consigliati in questi casi? E quale relazione c’è tra ipertiroidismo e gravidanza?

Ipertiroidismo, sintomi

Il quadro clinico di chi soffre di ipertiroidismo è o può essere molto complesso ed essere caratterizzato da una molteplicità di sintomi e disturbi, alcuni di questi legati prevalentemente all’aumentata attività metabolica causata dall’ipertiroidismo. Tra i sintomi dell’ipertiroidismo: ipersudorazione, tremori, intolleranza al calore e magrezza eccessiva, ma anche presenza del cosiddetto gozzo (cioè ad un sensibile aumento di volume e peso della tiroide), debolezza muscolare, mestruazioni irregolari, infertilità, calo della libido e disturbi oculari. Anche i capelli soffrono di questa condizione patologica e si presentano fragili e sottili, tendono a perdere le naturali ondulazioni diventando lisci o si perdono del tutto (frequente alopecia). Inoltre l’ipertiroidismo influenza l’attività del sistema nervoso centrale, causando disturbi psicologici come nervosismo, agitazione e insonnia. Per quanto riguarda le ripercussioni sull’apparato cardiovascolare, invece, l’ipertiroidismo si associa spesso ad aumento della frequenza cardiaca (tachicardia) e della forza di contrazione del cuore. Si osserva inoltre ipertensione, spesso associata a ipertrofia del ventricolo sinistro. Infine, l`eccesso degli ormoni tiroidei è caratterizzato negli esami di laboratorio da livelli di TSH inferiori alla norma e da valori di fT3 e fT4 elevati. Quando i sintomi dell’ipertiroidismo sono gia avanzati si parla di ipertiroidismo sviluppato, se lievi, invece, di ipertiroidismo subclinico.

Ipertiroidismo, cause

Le cause dell’ipertiroidismo sono diverse; anzitutto può dipendere dall’iperplasia primitiva diffusa o morbo di Graves-Basedow (o ipertiroidismo secondario o autoimmune), oppure dal gozzo multinodulare tossico o dal gozzo nodulare tossico (in entrambi i casi si parla di ipertiroidismo primario o primitivo) , ancora dall’adenoma iperfunzionante o da una produzione eccessiva di TSH, un ormone ipofisario che stimola la tiroide a produrre gli ormoni tiroidei , oppure ancora da un’iper assunzione di iodio (attenzione per questo al cosiddetto sale iodato).

Ipertiroidismo, cure

La cura dell’ipertiroidismo è chiaramente legata alla sua causa scatenante. In alcuni casi può essere necessario l‘intervento chirurgico di asportazione parziale o totale della ghiandola (tiroidectomia) o il ricorso alla terapia con iodio marcato (in grado di distruggere selettivamente le cellule tiroidee anomale). Il trattamento farmacologico, invece, si basa sull’utilizzo di medicinali tireostatici, in grado di bloccare la sintesi ormonale o bloccare la conversione periferica di T4 (forma inattiva) in T3 (forma attiva). Particolare cautela occorre avere nella terapia dell’ipertiroidismo in gravidanza.

Ipertiroidismo, l’alimentazione consigliata

In caso di ipertiroidismo si consiglia di evitare sostanze stimolanti come alcol e caffeina. Invece, le verdure della famiglia delle Crocifere (rucola, broccoli, cavoli e cavolfiori) contengono una sostanza che sembra limitare la produzione di tiroxina e vanno consumate preferibilmente crude.

Foto tratta da Pixabay

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