La Sindrome da Disfunzione Lacrimale (SDL), nota anche come “Sindrome da occhio secco“, è un’infiammazione oculare dovuta ad una localizzata risposta infiammatoria immuno-mediata che interessa sia la superficie oculare sia le ghiandole lacrimali. Colpisce a tutte le età, con particolare incidenza negli adulti sopra i 50 anni, dove è presente in circa il 20%, in particolare nelle donne in menopausa. È considerata una patologia emergente perché è legata all’aumento delle cause che più spesso ne determinano l’insorgenza: l’inquinamento atmosferico da polveri sottili, l’impiego sempre più massiccio dei supporti visivi, il diffondersi di alcune terapie e metodiche chirurgiche, direttamente correlate anche all’allungamento dell’aspettativa di vita.
Che cos’è la sindrome da disfunzione lacrimale
La definizione attuale è stata sancita nel 2007 dall’International Dry Eye Workshop: “La sindrome da disfunzione lacrimale è una patologia multifattoriale del film lacrimale e della superficie oculare che causa sintomi di discomfort oculare, disturbi visivi ed instabilità del film lacrimale con potenziali danni alla superficie oculare. E’ accompagnata da aumentata osmolarità del film lacrimale e da infiammazione della superficie oculare.”
Esistono 2 categorie di sindrome da disfunzione lacrimale:
– da ridotta produzione di film lacrimale;
– da eccessiva evaporazione di film lacrimale.
I sintomi della sindrome da disfunzione lacrimale
I sintomi principali della sindrome da disfunzione lacrimale sono rappresentati da bruciore, sensazione di corpo estraneo, lacrimazione alterata, arrossamento dell’occhio e fotofobia, difficoltà di apertura delle palpebre e annebbiamento della vista.
Le cause della sindrome da disfunzione lacrimale
Inquinamento atomosferico, fumo, aria condizionata o aria calda e l’utilizzo prolungato del computer contribuiscono alla comparsa della sindrome da disfunzione lacrimale, che può però essere provocata anche da altri fattori quali un deficit di vitamina A, dall’alterazione della dinamica palpebrale, dalla comparsa di una sporgenza eccessiva del bulbo oculare e dalle modifiche degli equilibri ormonali nelle donne durante la menopausa. Fattori di rischio possono essere anche alcune patologie come le blefariti, le congiuntiviti e la ridotta produzione di lacrime in età avanzata. L’occhio secco potrebbe essere anche la manifestazione di malattie come l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico o la sclerodermia.
Rimedi per trattare la sindrome da disfunzione lacrimale
Le terapie adottate nei casi della sindrome da disfunzione lacrimale sono incentrate sull’aumento della lubrificazione della superficie oculare, sulla ricerca della preservazione delle lacrime prodotte fisiologicamente e sul trattamento della patologia della palpebra e dell’infiammazione a carico delle ghiandole di Meibomio. La lubrificazione della superficie dell’occhio viene attuata mediante lacrime artificiali, pomate e gel. Le strategie di preservazione delle lacrime includono l’occlusione dei puntini lacrimali, gli occhiali a camera umida, le lenti a contatto, la chirurgia e i cambiamenti nello stile di vita volti a minimizzare l’esposizione a condizioni ambientali a rischio.