Il mal di schiena di schiena dorsale è uno dei dolori più diffusi, soprattutto a causa di diversi fattori generati dalla vita lavorativa attuale, come la postura lavorativa. Il mal di schiena dorsale, inoltre, presenta pazienti di ogni età (benché ne soffrano in larga maggioranza gli individui adulti) e stato di salute e tende a cronicizzarsi se non curato in modo corretto. Per quanto riguarda la sintomatologia, essa è molto vasta e può confondersi anche con altre patologie più gravi, come le neoplasie. Di norma, comunque, il paziente prova dolore su un lato del dorso ruotando o flettendo in avanti il collo, e in alcuni casi anche a riposo. Il dolore è localizzato dietro le spalle e le scapole o, più raramente, nell’area dorso-lombare.
Visto che la una delle cause principali che provocano il mal di schiena dorsale è la postura errata, sarebbe opportuno che chiunque svolge una vita particolarmente sedentaria cominci ad assumere posizioni idonee.
Altre cause del mal di schiena sono il lavoro che necessita continui carichi sulla schiena, soprattutto se lo sforzo avviene quando si alzano dei pesi da terra.
L’ernia del disco è rara in caso del mal di schiena dorsale e la terapia più adeguata è il metodo McKenzie, grazie al quale il nucleo polposo del disco viene riportato, mediante esercizi mirati, nella sua posizione originale e cessa quindi di esercitare pressione sul nervo.
Tra i rimedi più utilizzati per il mal di schiena dorsale ci sono i farmaci antinfiammatori, che però non risolvono il problema ma agiscono solo per un benessere temporaneo.
Le terapie più adatte per il mal di schiena restano gli esercizi o l’attitudine corretta nella postura se si lavora molto davanti al computer: abbinarli entrambi non è comunque sbagliato.
Esistono diversi esercizi da praticare per lo stretching della schiena, a livello dorsale, e ora ne vedremo quattro:
– Nel primo bisogna prima assumere una posizione a gattoni, cioè mani e piedi poggiati a terra, quindi portare il busto parallelo al suolo e inarcare la schiena fino a quando i muscoli dorsali non si tendono.
– Il secondo esercizio prevede una posizione seduta con le gambe distese; un piede viene portato all’altezza del ginocchio opposto, flettendo la gamba, e bisogna piegarsi in avanti cercando di afferrare il collo del piede disteso
– Terzo esercizio: la posizione è in ginocchio, il bacino poggia sui piedi, le braccia si stendono e si porta in avanti il busto, cercando di arrivare il più vicino possibile al suolo con la testa
– L’ultimo esercizio si esegue da sdraiati, testa poggiata a terra, e si porta in modo alternato il ginocchio al petto, tenendo la posizione per alcuni secondi. Poi si rilascia e si ripete l’esecuzione con l’altra gamba.