Mangiare in ufficio: alimentazione sana ma senza rinunciare al menù completo

pranzo in ufficio

Seguire una dieta quando si è costrette a pranzare in ufficio non è facile: spesso ci si riduce ad un panino che fa ingrassare e non sazia (e spinge quindi a mangiare di più a cena). Noi vi avevamo già proposto alcune ricette salva linea per l’ufficio dandovi qualche idea per un pranzo veloce ma al tempo stesso sano e gustoso. Ma chi ha detto che chi lavora deve rinunciare ad un menù completo?

Pare proprio che poter seguire una dieta che coniughi salute e gusto sia un diritto dei lavoratori (checche ne dica Brunetta): al Parlamento Europeo è stata infatti presentata una campagna avviata da sei Paesi, tra cui anche l’Italia, per garantire un menù completo che sostituisca il panino veloce da mangiare davanti al pc. Antipasto, piatto principale e dolce: il tutto senza rischi per la salute e per la linea. Il progetto è stato chiamato FOOD, non solo perché in inglese significa ‘cibo’ ma anche perché è la sigla di Fighting Obesity through Offer and Demand. Cosa significa? L’offerta di un pasto bilanciato per combattere l’obesità. Il progetto nasce da una campagna condotta in Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Italia, Spagna e Svezia con la collaborazione di Edenred, società leader nel settore dei buoni pasto con il marchio di Ticket Restaurant. L’obiettivo è quello di coinvolgere nel progetto Food il maggior numero di ristoratori possibili: questi si impegnano a servire menu bilanciati e che rispettino le raccomandazioni previste. Alcune sono state consigliate in maniera generale altre invece sono specifiche per i singoli Paesi a seconda delle abitudini alimentari: in Italia ad esempio il consiglio è di non esagerare con il pane mentre ai ristoratori belgi è richiesto di non mettere il sale a tavola. Al momento in Italia hanno aderito al progetto poco più di mille operatori tra tavole calde, bar e ristoranti. Un progetto simile interessante è quello portato avanti a livello regionale in Toscana: si chiama ‘Pranzo sano fuori casa’ e ha inglobato circa 400 ristoratori che si sono impegnati a offrire ai clienti frutta fresca di stagione, pane sciapo (e possibilmente integrale), sale iodato per condire e olio extravergine d’oliva e a non usare panna o crema nei dolci né liquori e zucchero nelle macedonie.

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