Un tempo si chiamava medico condotto, ora, nonostante i cambiamenti dell’ultimo secolo avvenuti in questa professione antica, il medico di base resta una figura fondamentale all’interno della famiglia. Ecco qualche dato sulle preferenze degli italiani rispetto al medico di famiglia.
Mentre la Chiesa si indigna riguardo al Nobel per la medicina a Robert Edwards, l’ormai ottantacinquenne biologo ed embriologo inglese che ha permesso la nascita di oltre quattro milioni di bambini e i falsi medici continuano a fare la loro comparsa, come di recente successo nella città di Verona, il medico di famiglia continua ad essere considerato la figura più affidabile dagli italiani, il depositario dei piccoli e grandi segreti di un’intera esistenza, dei piccoli drammi e gioie della vita quotidiana.
Il 96% dei pazienti si dichiara soddisfatto del proprio medico di base e il dato corrisponde all’8% in più rispetto a due anni fa.
Il rapporto tra medico e paziente appare sempre più stabile: due italiani su tre hanno lo stesso medico da più di dieci anni.
Il sondaggio è stato realizzato dall’Ispo, Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione, sotto le direttive del professor Renato Mannheimer all’interno di una ricerca su medici di medicina generale e informatizzazione presentata durante il 65esimo Congresso della FIMMG-METIS, a Santa Margherita di Pula.
La stabilità e la fiducia del rapporto paziente-medico di famiglia sono in crescita: in una precedente indagine del centro studi era il 54,3% ad aver scelto il medico da più di 10 anni e l’88,6% a esserne soddisfatto.
Oggi il 96% del campione dice di passare dal proprio medico almeno una volta l’anno per farsi prescrivere o ritirare un certificato (a differenza dell’86,7% nel 2008 ) mentre il 39% lo incontra spesso. Otto pazienti su 10 si fanno visitare almeno una volta l’anno (erano 7 nell’indagine 2008), mentre 2 su 10 lo fanno spesso.
Il 60% dichiara di consultarsi telefonicamente col medico almeno una volta l’anno (era il 48,9% nel 2008), mentre il 15% lo fa più assiduamente (al contrario del 5,7% nel 2008).
E riguardo l’informatizzazione della professione? L’86% degli intervistati assicura che il proprio medico usa il pc, mentre il 56% non sa se in effetti disponga di un collegamento internet e il 30% lo afferma con sicurezza.
Otto medici su 10 consultano la cartella clinica direttamente sul computer mentre 5 su 10 la aggiornano durante la visita.
Il 45% la consulta e la aggiorna davanti al paziente, mentre l’84% stampa la ricetta dal pc. Il 63% è convinto che con l’aiuto del pc il medico lo segua con maggiore cura e il 76% degli intervistati assicura che non manca il tempo per ascoltare e parlare dei propri problemi.
D’altro canto anche i pazienti si avvalgono di internet. Il 35% degli italiani dichiara di cercare in rete informazioni sulla salute: si tratta in maggioranza di imprenditori (68%), diplomati (58%) e la fascia più rappresentativa è dai 35 ai 44 anni (57%).
Tra questi 8 su 10 chiedono poi conferme alle informazioni trovate su internet e si rivolgono principalmente al medico di famiglia (52%).
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