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Non bisogna sottovalutare i nei sospetti. Ce lo ripetono i medici. Ma come riconoscerli? Innanzitutto i nei sono macchie pigmentate della pelle. Un neo a rischio si presenta come una macchia asimmetrica, con bordi irregolari o sfumati, di colore non omogeneo o chiazzato, grandezza maggiore di 6 mm, con tendenza a subire modificazioni di colore, spessore e dimensioni. Con la dermatoscopia, un esame specifico, è possibile scoprire la natura maligna di un neo e diagnosticare precocemente il melanoma o il carcinoma, procedendo alla cura che consiste nell’asportazione chirurgica della lesione tumorale.
L’osservazione dei nei secondo la formula ABCDE
Per capire se le macchie pigmentate nascondono patologie della pelle, è utile seguire la regola dell’ABCDE, consigliata dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. In presenza di un neo sospetto, bisogna valutare l’asimmetria, i bordi, la colorazione e la dimensione e l’evoluzione. Quando la forma è simmetrica e regolare, i bordi netti, il colore omogeneo e la dimensione piccola (minore di 6 mm) e l’evoluzione priva di modificazione, la macchia della pelle è innocua. Ci troviamo invece davanti a un neo a rischio quando la forma è irregolare, i bordi frastagliati a carta geografica, la colorazione a chiazze con più colori dal rosso al nero, la grandezza maggiore di 6 mm e l’evoluzione soggetta a cambiamenti di forma, colore, spessore e dimensioni.
Oltre a queste indicazioni, è necessario valutare i fattori di rischio individuali, che richiedono un controllo più frequente e accurato, come la presenza di molti nei, la cute molto chiara, i capelli rossi e lentiggini e casi precedenti di melanoma in famiglia. Sebbene il legame tra esposizione solare e tumori della pelle non sia provato, a queste categorie si consiglia, a titolo preventivo, di moderare l’esposizione al sole e usare creme ad alta protezione.
I tumori cutanei
La valutazione dei nei viene fatta con un esame che utilizza il dermatoscopio, uno strumento ottico che permette di osservare particolari non visibili a occhio nudo favorendo il riconoscimento precoce di nei anomali. La cura consiste solitamente nell’asportazione chirurgica della lesione tumorale. Se il neo maligno viene individuato a uno stadio iniziale, può essere asportato prima della diffusione nell’organismo, garantendo nella maggior parte dei casi una guarigione completa.
I tumori della pelle sono classificati in base alle cellule da cui hanno origine e si dividono in carcinomi basocellulari, carcinomi spinocellulari e melanomi. Il carcinoma basocellulare ha origine dalle cellule basali, che si trovano nello strato più profondo dell’epidermide. Il carcinoma spinocellulare nasce dalle cellule più superficiali, quelle che formano il cosiddetto strato spinoso. Il melanoma è un tumore maligno dei melanociti, cellule presenti in diverse zone dell’organismo, soprattutto nella cute. I carcinomi sono in generale più diffusi e facili da curare, mentre i melanomi sono più pericolosi, perché hanno la capacità di invadere i tessuti circostanti per mezzo della circolazione del sangue o linfatica.
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