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Nodulo al seno: cosa bisogna fare?

autopalpazione al seno

Siete approdate a questo articolo perché state cercando informazioni sul nodulo al seno che vi siete appena scoperte con l’autopalpazione? La prima cosa che ci sentiamo di dirvi è di stare tranquille. Nella maggior parte dei casi si tratta di un nodulo al seno benigno, anche se dolente. E’ comunque importante procedere rapidamente con una precisa diagnosi che escluda ogni eventualità di tumore alla mammella. Per questo occorre rivolgersi ad un medico, un senologo, che ci inviterà a fare una serie di esami.

La diagnosi

A seconda dell’età della paziente, per escludere la presenza di un nodulo al seno maligno, ci si potrà sottoporre primariamente ad una ecografia (per le donne più giovani) o una mammografia (per quelle più mature). A volte per conferma si potrà passare anche ad altri test, come l’ago aspirato se non addirittura a prelievo e biopsia. In genere questo avviene più di frequente se il nodulo si presenta duro o vascolarizzato.

Cause

In alcuni contesti i noduli sono “fisiologici”: alla nascita si possono evidenziare sulle bimbe piccoli grumi in prossimità dei capezzoli, così come pure all’inizio della pubertà, intorno agli 8 anni, quali sintomi di un cambiamento ormonale in corso. Lo stesso dicasi intorno ai 14-15 anni o in menopausa, ma in questo contesto aumenta il rischio che si tratti di una formazione cancerosa ed è dunque particolarmente rilevante rivolgersi ad un medico. Tra le cause di questi noduli però non c’è solo il tumore al seno, ma anche la possibilità di essere incappate in un ascesso al seno, una mastite, un fibroadenoma, una patologia fibrocistica, o una ciste. Anche durante l’allattamento o nel periodo immediatamente successivo si possono sviluppare dei noduli, le cosiddette cisti galattifere che tenderanno a scomparire da sole nell’arco di qualche mese.

Terapie

Le cure al nodulo al seno dipendono dalla causa specifica individuata. I fibroadenomi ad esempio si possono curare con la pillola anticoncezionale, anche se a volte, se superiori ai 3 centimetri, si preferisce toglierli chirurgicamente. Lo stesso, come è noto, si fa per i noduli maligni, mentre la mastite si può curare anche con metodi naturali e sicuramente non invasivi. L’importante è parlarne sempre con il proprio medico curante. E’ fondamentale, come avrete capito, controllare il seno con regolarità, magari mensilmente con un’autopalpazione, al fine di riscontrare eventuali anomalie.

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