Pap test, come si fa e a cosa serve? Non tutte le donne conoscono l’importanza di questo test che, invece, andrebbe eseguito periodicamente. Il pap test, infatti, è un esame citologico tra i più importanti che ogni donna dovrebbe fare con una certa costanza: passati i 25 anni se ne consiglia la ripetizione almeno ogni tre anni, soprattutto se si ha una vita sessuale attiva. In caso di anomalie o situazioni particolari, invece, il pap test va ripetuto più spesso. Ma, a cosa serve questo test? Ci aiuta nella prevenzione di quali patologie?
Il pap test (che può essere positivo o negativo) è un esame assolutamente indolore e dura in tutto un paio di minuti: il ginecologo, con un tampone ed una spatolina, preleva alcune cellule del collo dell’utero. L’esame va condotto più o meno a metà del ciclo e a distanza di 48 ore dagli ultimi rapporti sessuali. L’analisi del campione permette di rilevare possibili infezioni come funghi o simili, ma ha anche una funzione più importante: è un metodo di indagine per il tumore al collo dell’utero.
Il cancro al collo dell’utero è uno dei tumori femminili più diffusi: il pap test rivela il papilloma virus e quindi permette una diagnosi precoce e tempestiva. In caso di valori sospetti, è opportuno effettuare un esame del dna per diagnosticare il tumore all’utero con maggiore certezza. Il test del dna è, ovviamente, più profondo e quindi permette di individuare molte più lesioni rispetto al pap test.
Ogni quanto va ripetuto il pap test? Il pap test viene consigliato dal ginecologo ogni volta che ci si reca a fare una visita ginecologica. A scopo preventivo, comunque, andrebbe ripetuto almeno ogni due o tre anni. Può essere utile anche in caso di infiammazioni sospette dovute a funghi, batteri o virus.
Comunque, grazie ad un servizio di prevenzione del tumore al collo dell’utero, molti consultori invitano le ragazze dai 25 anni a sottoporsi a questo test ogni tre anni gratuitamente: non trascurate la vostra salute e accettate l’invito!
Il pap test nelle donne vergini può essere sconsigliato perché potrebbe provocare una lacerazione dell’imene. L’introduzione del piccolo strumento inserito per prelevare il campione di cellule dal collo dell’utero, infatti, potrebbe avere questa conseguenza. Per questo il ginecologo, di volta in volta, avvisa la paziente sul da farsi. Il pap test in gravidanza, invece, è consigliato già nei primi mesi di gestazione.
L’ostetrica o il ginecologo, infatti, consigliano alla futura mamma di eseguire il pap-test, soprattutto se la donna non l’ha mai fatto oppure se l’ha eseguito da ormai più di tre anni. Spesso, però, le gestanti sono preoccupate perché hanno paura che questo esame vada ad interferire con la gravidanza e a compromettere il corretto sviluppo del feto. In realtà, eseguire il pap-test durante la gravidanza, è possibile e sicuro per il feto, anche se non è un esame tra quelli prescritti di routine.
Insomma, nessuna controindicazione anche in questo caso! Eseguiamo periodicamente il pap test senza timori, su invito del nostro ginecologo o attivandoci a nostra volta.
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