Perdite marroni tra un ciclo mestruale e l’altro? Solitamente sono piccole macchioline di sangue che compaiono in prossimità dell’ovulazione, anche se non è questo un fattore esclusivo. Si è soliti definirle come spotting ed in genere seppur si tratti di un fenomeno fastidioso, si tende erroneamente a trascurarle, almeno all’inizio. Solo dopo qualche mese cominciano a destare le giuste preoccupazioni. Al contrario, quando lo spotting compare in gravidanza, subito ci si allarma, anche in modo eccessivo. Cerchiamo di capire meglio come, perché e quando compaiono in rapporto al ciclo mestruale e soprattutto cosa fare.
Perdite marroni prima del ciclo
In realtà si tratta di un fenomeno piuttosto comune ed in epoca fertile non deve allarmare più di tanto, anche se è giusto comprenderne le cause ed eventualmente applicare una terapia. Le cause possibili sono numerose. Pensiamo ad esempio al periodo dell’ovulazione intorno al 14° giorno del ciclo. In questo contesto lo spotting capita di frequente perché i livelli di estrogeni si alzano improvvisamente e provocano un raschiamento dell’endometrio e dunque un lieve sanguinamento. Lo spotting premestruale o intamestruale è spesso anche causato da disturbi di vario ordine e grado riconducibili alle cosiddette mestruazioni irregolari, soprattutto se accompagnate da dolori addominali, cefalea ed altri disturbi. Anche lo stress può condurre a queste problematiche.
Perdite marroni in gravidanza
Quando le perdite marroni si manifestano durante la gravidanza si pensa sempre al peggio, ad un aborto spontaneo, ma non sempre è così, anzi. In taluni casi lo spotting tra un ciclo e l’altro è dovuto ad un inizio di gravidanza e viene definito spotting da impianto. L’ovulo fecondato impiega circa 10 giorni ad arrivare all’utero dalla tuba di Falloppio. Dopodiché l’embrione si impianta e le pareti uterine cominciano ad ammorbidirsi ed ingrandirsi, cambia anche la densità della cervice uterina e tutto questo può provocare un lieve spotting che quindi si distingue come uno dei primi sintomi della gravidanza stessa. In alcuni casi invece lievi perdite marroni si possono avere durante quelli che dovevano essere i giorni del ciclo. Dunque nessun allarme, ma consultare sempre il medico ginecologo.
Perdite marroni fine ciclo
E dopo il ciclo? Le perdite marroni possono essere sinonimo della mestruazione precedente, oppure essere causate dall’uso di una pillola anticoncezionale. Lo spotting di questo tipo tra un ciclo e l’altro può durare anche tre mesi, prima che l’organismo si abitui ai nuovi livelli ormonali. Se dura oltre può significare che magari la pillola non è quella giusta. In tali casi lo spotting può diventare anche piuttosto abbondante. La spirale ed altri impianti uterini possono altresì provocare sanguinamenti. In genere lo spotting è sempre lieve, caratterizzato da macchioline sugli slip o striature. Se invece è abbondante occorre rivolgersi al medico. In generale però una diagnosi va fatta sempre perché esistono anche altre cause che vanno individuate: stiamo parlando dei fibromi uterini, dei polipi, cisti ovariche, piaghetta al collo dell’utero (ectopia) o lesioni precancerose e cancerose. Insomma senza allarmarsi, ma è sempre opportuno controllare laddove si manifestano sintomi anomali. Soprattutto se il sanguinamento è in menopausa e non è legato dunque al ciclo mestruale.