La psoriasi del cuoio capelluto si presenta come un’irritazione cutanea caratterizzata desquamazione e presenza di scaglie simili alla forfora. È considerata una malattia delle pelle, sia che colpisca il cuoio capelluto o la pelle, e si mostra nella sua forma più acuta durante i mesi invernali, alimentata dal freddo, dallo stress e dalla depressione. La caratteristica della psoriasi del cuoio capelluto è, come abbiamo detto,la presenza di placche bianche le quali, staccandosi, lasciano intravedere uno strato di pelle sottostante rosso vivo. Durante l’estate, con il sole e il relax portato dalle vacanze, la psoriasi tende a regredire.
I sintomi tipici della psoriasi del cuoio capelluto sono le formazioni squamose che poi si staccano lasciando scoperta la pelle; le macchie infatti sono un segno distintivo di questa malattia. La loro estensione si limita però al cuoio capelluto e non supera i suoi confini.
Tra gli altri sintomi ci sono il prurito, di solito lieve, e una rara perdita dei capelli (questo perché il bulbo pilifero è troppo in profondità per essere attaccato dalla psoriasi).
Le cause della psoriasi del cuoio capelluto sono in maggior parte genetiche, anche se poi la condizione può essere aggravata da fattori esterni come le infezioni batteriche, una lunga esposizione ai raggi solari (solo per i fotosensibili), lo stress e la depressione, un trauma fisico (a volte la psoriasi del cuoio capelluto, ma anche nelle altre forme, compare proprio nella zona dove si è verificato il trauma) e alcuni farmaci cortisonici.
C’è anche chi ritiene che tra i responsabili ci siano l’alimentazione e il consumo di alcol e sigarette.
La psoriasi del cuoio capelluto, ma in generale anche le altre forme, non è considerata una malattia curabile; piuttosto essa si può trattare in vario modo. Ad esempio si utilizzano le creme a base di calomelano che vanno spalmate sul cuoio capelluto, nella zona interessata dalle macchie; dopo l’applicazione, si lascia riposare la pelle per alcune ore e in seguito avviene il lavaggio dei capelli per la rimozione della crema.
Come anticipato, la psoriasi del cuoio capelluto presenta degli alti e bassi, dei momenti in cui si riacutizza e altri in cui regredisce; l’inverno è il periodo peggiore ma, secondo popolazioni che di freddo se ne intendono, come i norvegesi, gli svedesi o i finlandesi, olio di pesce e acidi grassi polinsaturi sono considerati rimedi naturali efficaci contro la psoriasi.
Il periodo estivo non richiede, a parte casi più gravi, una cura perché è inutile esacerbare il cuoio capelluto con terapie che possono essere alla lunga controproducenti quando basta recarsi al mare, prendere il sole e stare tranquilli per osservare un netto miglioramento della malattia.