Sepsi: la vitamina C delle arance combatte l’infezione

arance

Curare le infezioni con la vitamina C: arance, pompelmi e mandarini sarebbero ottimi alleati contro il rischio di sepsi. Una ricerca scientifica avrebbe infatti dimostrato che, oltre alle qualità solitamente note, gli agrumi avrebbero benefici effetti nella cura e prevenzione di questa infezione. L’acido ascorbico sarebbe un potente nemico della sepsi e se già sapevamo quanto il caldo colore tra il giallo e l’arancio, che accomuna arance, mandarini, pompelmi, limoni e agrumi in generale fosse un amico da non dimenticare nella dieta quotidiana, da oggi abbiamo un motivo in più per portare in tavola un buon bicchiere di spremuta fresca, ottima terapia anti influenzale per combattere raffreddore e mali di stagione con i rimedi naturali.

Elemento prezioso della dieta quotidiana, l’arancia, insieme a mandarini e pompelmi, troneggia sulla tavola invernale: moltissime le sue proprietà, tra cui il potere di rallentare l’invecchiamento, aumentare le difese immunitarie e donare una sferzata di energia.

Le vitamine mantengono elastica la pelle, sodi i tessuti e donano il colorito sano che solitamente preannuncia una salute scoppiettante: ora una conferma scientifica mette in relazione diretta vitamina C e sepsi.

Secondo un recente studio effettuato all’interno dell’Università Western Ontario, in Canada, le arance, così come in generale gli agrumi, sarebbe efficaci nel ridurre i rischi correlati alla sepsi e facilitare la guarigione da questa infezione.

Per i ricercatori sarebbe sufficiente un’iniezione di acido ascorbico per velocizzare i tempi di guarigione da sepsi, ma anche a scopo di prevenzione della malattia.

La sepsi è un’infezione batterica che colpisce prevalentemente bambini, anziani e persone con un sistema immunitario fortemente indebolito: a causa dei coaguli dei coaguli di sangue è possibile che il flusso sanguigno verso gli organi vitali si blocchi, con grave pericolo.

‘La ricerca sui topi ha mostrato un significativo aumento delle probabilità di sopravvivenza’ ha spiegato Karel Tyml, che ha coordinato la ricerca: ‘Ora inizieremo i test per verificare se lo stesso effetto si ha anche nell’uomo‘.

L’indagine è stata pubblicata dal Journal of Intensive Care Medicine e attualmente sta approfondendo l’affascinante legame tra infezione e vitamina C: grazie alla ricerca potrebbe ridursi il rischio di formazione dei coaguli, nell’ottica di una prevenzione e cura della sepsi in vista di una corretta circolazione sanguigna.
Nell’attesa… correte a spremere qualche arancia e godetevi il profumato succo.

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