La sindrome premestruale colpisce fino al 25% della popolazione femminile italiana in età fertile, si tratta di un insieme di sintomi (fisici e psicologici) che si manifestano in corrispondenza dei giorni immediatamente precedenti le mestruazioni. La sindrome premestruale però non è una vera e propria patologia, ma piuttosto, un insieme di sintomi molto comuni che si manifestano con modalità ed intensità differenti.
Sindrome premestruale: i sintomi fisici e psicologici
I sintomi della sindrome premestruale compaiono tra i 7 e i 10 giorni precedenti l’inizio del ciclo mestruale. Si tratta di sintomi molto comuni che si presentano con modalità e intensità variabili a seconda del soggetto interessato. Essi si distinguono in due categorie: i sintomi fisici e quelli psicologici.
I sintomi fisici della sindrome premestruale
Tra i sintomi fisici della sindrome premestruale troviamo:
• Dolore al seno, alla schiena o alle articolazioni
• Variazioni dell’appetito
• Crampi e dolori addominali
• Gonfiore
• Rigonfiamento dell’addome e delle dita
• Momentaneo aumento di peso
• Emicrania
• Cefalea
• Acne e altre eruzioni cutanee
• Costipazione o diarrea
I sintomi psicologici della sindrome premestruale
Tra i sintomi psicologici della sindrome premestruale troviamo:
• Voglia di piangere ed irritabilità
• Alterazione dell’interesse sessuale
• Appetito insaziabile
• Ansia
• Sbalzi di umore e depressione
• Difficoltà di concentrazione
• Stanchezza
• Disturbi del sonno
Sindrome premestruale: le cause
Non si conoscono ancora le cause che provocano la sindrome premestruale ma soltanto il meccanismo che la scatena. In genere la sindrome premestruale deriva da uno squilibrio ormonale dovuto all’eccessiva produzione di estrogeni e di progesterone.
Sindrome premestruale: i rimedi
Un primo rimedio per combattere la sindrome premestruale ed alleviarne i fastidiosi sintomi riguarda l’alimentazione. Nella seconda metà del ciclo, infatti, il consumo di alcuni alimenti dovrebbe essere eliminato o ridotto. E’ consigliato, ad esempio, eliminare o limitare il consumo di tè, caffè, alcool, bibite particolarmente gassate, cibi in scatola e ricchi di zuccheri. Andrebbero anche evitati i grassi saturi (aumentano il livello degli estrogeni) e ridotto il consumo di sale (incrementa la ritenzione idrica). Gli alimenti ricchi di carboidrati complessi, invece, sono i più adatti a combattere i sintomi della sindrome premestruale. Questi cibi, stimolando la produzione di serotonina, aiutano a mantenere costante il livello di zuccheri nel sangue. Consumate quindi cereali, pasta, riso, lenticchie e fagioli. Anche il calcio, il magnesio e lo zinco svolgono un ruolo fondamentale! In particolare, il calcio previene le contrazioni muscolari e i crampi, il magnesio e lo zinco, invece, hanno effetti positivi sull’umore. Infine, anche l’attività fisica rappresenta un valido rimedio per combattere lo stress e per attenuare crampi e dolori muscolari.
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