Nonostante i progressi della medicina e della scienza in generale, la cura e la prevenzione di talune patologie si effettua ancora efficacemente con metodi tanto antichi quanto naturali come le cure termali, conosciute da sempre per i loro effetti benefici sulla salute nel senso più ampio del termine. Dalla bellezza, alla cura di patologie respiratorie o articolari, le terme, nelle loro indicazioni terapeutiche, sono riconosciute come strumento efficace sia dal Sistema Sanitario Nazionale, sia da alcuni istituti di previdenza come Inpdap, Inail e Inps che offrono queste possibilità terapeutiche in convenzione.
Le cure termali, usate con numerose applicazioni terapeutiche, si avvalgono dei principi contenuti nelle acque e nei fanghi di terme o loro derivati, come funghi e muffe, da utilizzarsi ciclicamente. A seconda del tipo di composto il modo d’uso varia dalla nebulizzazione con l’aerosol per la cura di alcune patologie respiratorie come le sinusiti, ai bagni di fanghi per le malattie reumatiche.
Oltre a queste patologie classiche, le terme sono importanti per curare anche alcune affezioni dermatologiche o dell’apparato urinario e ginecologico, sono utili per combattere problemi intestinali come la stitichezza o patologie vascolari come le varici, nonché risultare utili in caso di terapia riabilitativa motoria, uditiva e cardiorespiratoria.
Spesso, però, per ottenere questo tipo di prestazioni ci sono una serie di pratiche burocratiche da sbrigare per cui potrebbe essere utile sapere che ci si può rivolgere o al proprio istituto di previdenza o, in alternativa ad un patronato.
Per essere rimborsati dall’Inps, però, bisogna essere dipendenti da almeno 5 anni ed aver accumulato almeno 36 mesi di contributi. In tal caso sarà possibile fare la domanda presso una sede Inps o presso il patronato, muniti della richiesta del proprio medico curante che attesti sia la patologia da cui si è affetti, sia il tipo di cura richiesta. Allo stesso modo funziona per gli ispcritti ad altri istituti di previdenza, con qualche differenza, come il rimborso anche per le spese di viaggio da parte dell’Inail, in presenza di malattia professionale o dovuta ad infortunio sul lavoro.
In genere queste terapie vanno fatte in cicli che non superano le due settimane consecutive l’anno, il che corrisponde anche al limite offerto dagli Istituti previdenziali. Per chi non è esente, invece, il SSN prevede un ticket di circa 50,00 euro. Ottime anche le applicazioni estetiche, come i trattamenti anticellulite, in questo caso, però, non è previsto alcun tipo di rimborso.