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Tigna: sintomi, cura e terapia

tigna cuoio capelluto

Quali sono i sintomi, la cura e la terapia per la tigna? La tigna è una micosi che può colpire la pelle dell’uomo, ma anche quella del cane e del gatto. Essendo una micosi, essa è determinata da funghi patogeni, che si nutrono della cheratina presente negli strati più superficiali della cute. Per questo, in caso di infezione da tigna, compaiono generalmente sulla pelle delle lesioni dal caratteristico aspetto “ad anello”. Le zone del corpo maggiormente colpite, poi, sono il cuoio capelluto, il viso, il tronco, le mani e i piedi e l’inguine. Ma, quali sono i sintomi più comuni in questi casi? E quale la cura possibile?

Sintomi

I sintomi più evidenti della tigna nell’uomo sono il prurito e l’arrossamento della parte di pelle colpita. Oltre a questi, come già evidenziato, compaiono macchie squamose, anche con presenza di pus. Le macchie hanno per lo più forma circolare, ad anello, e si allargano in maniera centrifuga, lasciando intatta la pelle all’interno. Inoltre, alcuni sintomi particolari, dipendono dalla zona interessata dalla micosi. Ad esempio, se è coinvolto il cuoio capelluto o la barba, si può notare anche la formazione di zone calve (come nella psoriasi). Se la malattia colpisce le unghie, invece, esse tendono a sfaldarsi più facilmente (come nell’onicomicosi) e assumono un colorito più chiaro del normale.

tigna

Cause e contagio

La tinea corporis è contagiosa e può diffondersi facilmente da una persona all’altra. Anche gli animali domestici, però, come il cane e soprattutto il gatto, possono trasmetterla all’uomo, quindi è necessario prestare la dovuta attenzione in questi casi. Per evitare la trasmissione, dunque, sarebbe bene evitare il contatto con gli animali contagiati, ma anche gli asciugamani, le spazzole, i capi di vestiario o le attrezzature per lo sport, contaminate.

Terapia e cure

La terapia per la tigna (da non confondere con la scabbia) prevede in genere la somministrazione di antimicotici; questi possono essere prescritti in forma di creme, lozioni o polveri, da applicare localmente. Se, però, l’infezione è particolarmente estesa, allora gli antimicotici dovranno essere assunti anche per via orale. Quelli più utilizzati in questi casi sono: griseofulvina, itraconazolo, fluconazolo e terbinafina. Oltre ai trattamenti farmacologici, si consiglia di curare attentamente la propria igiene personale; la pelle deve essere mantenuta ben pulita, ma anche ben asciutta e bisogna evitare di indossare capi che potrebbero sfregare sull’area irritata. Lenzuola, pigiama e altri vestiti, quindi, devono essere in fibre naturali e traspiranti e andrebbero lavati tutti i giorni fino a che l’infezione non scompare.

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