Ami il tonno in scatola e lo acquisti spesso? Allora ogni volta guarda l’etichetta e avrai tutte le informazioni necessarie per capire se si tratta di un tonno che non contiene metalli pesanti. Ecco tutto quello che devi sapere su come individuare il tonno in scatola migliore!
Perfetto da consumare per preparare piatti veloci, il tonno in scatola è un alimento molto apprezzato per il gusto e il sapore. Il tonno è un cibo che fa anche bene all’organismo e permette di preparare insalate, primi e secondi squisiti. Tuttavia, quando lo acquistiamo, spesso sottovalutiamo l’importanza dell’etichetta. Da ora in poi, controllala sempre, perché da essa puoi acquisire informazioni importanti, ecco quali.
Attenzione all’etichetta del tonno in scatola
Quando si acquista il tonno al supermercato, un’attenzione particolare deve essere dedicata all’etichetta. E’ proprio da questa che possiamo rilevare la provenienza del tonno, come è stato pescato e attestarne quindi la qualità. La legge europea obbliga ad inserire nell’etichetta del tonno in scatola diverse informazioni che sono:
- La specie ittica – va sempre indicato il nome commerciale e quello scientifico del tonno impiegato
- La provenienza – va indicato dove è stato pescato il tonno e con quale tecnica
I due fattori appena citati sono molto importanti per determinare se il tonno contenuto nella scatola appartiene a delle specie a rischio. Non solo, esistono aree di pesca migliori di altre in quanto i tonni che le popolano sono più sane e numerose.
Queste informazioni sull’etichetta vengono fornite con delle sigle. Ad esempio, con FAO viene indicata la zona di pesca del tonno, ovvero delle aree geografiche che la FAO indica per individuarne la provenienza.
Qual è il tonno a pinne gialle da preferire e da evitare
Secondo il WWF, il Thunnus albacares, o tonno a pinne gialle, che si trova comunemente sul mercato, da preferire e da evitare si riconosce dalle zone FAO e dal tipo di pesca. Ecco quali sono secondo il WWF:
- Tonno da preferire – Pacifico occidentale e centrale FAO 61, 71, 81; lenze a mano.
- Tonno di seconda scelta – Pacifico occidentale e centrale FAO 61, 71, 77, 81, 87 (ciancioli senza dcp);Oceano Atlantico FAO 21, 27, 31, 34, 41, 47; Oceano Indiano FAO 51, 57 e lenze a mano.
- Tonno da evitare – in tutto il mondo i palangari pelagici, ciancioli con dcp; Pacifico centro-occidentale FAO 7; Oceano Indiano FAO 51, 57, reti da posta.
Qual è il miglior tonno in scatola secondo Altroconsumo
Secondo la classifica stilata da Altroconsumo nel 2020 sul tonno definito più sostenibile, le marche consigliate da acquistare sono quelle che usano tonnetto striato. Si tratta di una specie i cui esemplari sono abbastanza numerosi e quindi non è a rischio di estinzione come lo è invece il tonno a pinna gialla.
Come si evince dalla classifica di Altroconsumo, dunque, le popolazioni di tonno consigliate sono quelle del Pacifico occidentale e centrale, che si distinguono con FAO 61, 71, 81. Invece, le zone non consigliate sono quelle dell’Oceano Atlantico, contraddistinte dalla dicitura FAO 31, 34, 41, 47, e quelle dell’Oceano Indiano indicate con FAO 51, 57.
Qual è il metodo di pesca del tonno più sostenibile
Il metodo di pesca del tonno più utilizzato è quello con reti a circuizione che usano i FAD, cioè degli oggetti galleggianti che servono ad attirare i pesci di ogni genere che restano intrappolati.
Un altro metodo di pesca è anche quello con palamiti, detti anche palangari, tecnica non sostenibile. Per portare a tavola un tonno sostenibile la scelta migliore è acquistare quello pescato a canna o con reti a circuizione su banchi liberi, che non causano la morte di altri tipi di pesci.