Il tonno in scatola è uno degli alimenti che in tutte le famiglie si consuma molto: comodo, veloce e versatile da preparare in diverse ricette. Ma siete sicuri di acquistare quello della marca migliore? Ecco una lista di quelli da evitare secondo Greenpeace.
Nelle nostre dispense, oltre alla pasta, al riso e all’olio, che non possono mai mancare, c’è sempre anche il tonno in scatola. Questo per molti, infatti, è un alimento molto facile da cucinare, veloce da fare e saporito.
Ma non tutti sanno che, però, se acquistato della marca sbagliata può contenere metalli molto nocivi alla nostra salute. Quindi, per una spesa più consapevole, ecco che vi mostriamo quali sono le marche da evitare possibilmente.
Tonno in scatola, quale acquistare? Ecco le marche peggiori sul mercato
Fresco, leggero, pronto da mangiare e che si conserva per lungo tempo: il tonno in scatola è un salva cena perfetto per diverse famiglie, anche perché ha poche calorie, molte proteine e può essere utilizzato per tante ricette buone.
Il tonno, inoltre, ha molte proprietà nutritive utili al nostro organismo, soprattutto per quanto riguarda l’assimilazione di Omega 3 e Omega 6.
Sappiamo che, però, come per molti alimenti scegliere la marca giusta è sicuramente un vantaggio. Infatti, molte marche di tonno in scatola che troviamo in commercio, potrebbero essere peggiori di altre.
Secondo uno studio condotto da Greenpeace Francia, è stata stabilita una classifica delle marche peggiori sul mercato UE, in base a determinate informazioni, come da dove viene il pescato, gli attrezzi usati per la pesca, eventuali allergeni etc.
Ecco quali sono, secondo l’associazione, le marche peggiori:
- Petit Naivre
- Saupiquet
- Carrefour
- Auchan
- RioMare
- Mareblu
Queste sarebbero i brand che meno rispettano il concetto di sostenibilità e cattura del pesce, per cui secondo Greenpeace sarebbero le peggiori.
Quali sono le marche migliori in commercio?
Esistono, però, dei marchi molto consigliati per l’acquisto del tonno in scatola, come riporta una ricerca di Altroconsumo.
Infatti, queste sono state selezionate in base alla completezza delle informazioni riportate sull’etichetta, alle caratteristiche organolettiche, la freschezza e la contaminazione di metalli.
La migliore sarebbe As Do Mar, azienda sarda che produce il tonno a trancio intero e anche il tonno in scatola all’olio d’oliva. Poi troviamo il tonno della Selex, che ha tutti i requisiti per meritarsi il secondo posto.
Seguono poi marchi come Callipo, Fratelli Carli, e il tonno all’olio d’oliva pescato a canna di Rio Mare.
Il tonno in scatola fa male? Meglio quello in vetro?
Un’altra domanda che spesso sorge spontanea quando si parla di tonno è: meglio in scatola o in vetro?
Nonostante entrambi i formati siano sicuri per la salute dei consumatori, si consiglia sempre di preferire il tonno conservato in vetro.
Questo perché in primis si può osservare subito il prodotto, nel colore e nella consistenza e poi perché risulterà più compatto, mantenendo inalterate le sue proprietà organolettiche.
Inoltre, nel tonno in scatola si potrebbe rischiare la contaminazione con sostanze tossiche rilasciate dalle lattine se il prodotto non è stato correttamente conservato.
Un altro consiglio dato dagli esperti è quello di preferire il tonno in scatola al naturale: quando si compra il tonno all’olio d’oliva, spesso si può inciampare in prodotti conservati con olio di scarsa qualità.
Inoltre, il tonno al naturale è molto più leggero a livello calorico, quindi ottimo per chi segue un regime ipocalorico.