L’uva ursina ha diverse proprietà e può avere qualche controindicazione. Utile rimedio naturale contro la cistite e le infezioni urinarie, l’uva ursina è diffusa in tutto il nord Europa, l’Asia e il nord America. In Italia, invece, la troviamo in prevalenza al Nord e al Centro, specie sulle Alpi e sugli Appennini. L’uva ursina si presenta come un piccolo arbusto sempreverde con foglie coriacee di color verde scuro mentre i frutti sono bacche globose rosse, contenenti una polpa acida non commestibile.
Proprietà dell’uva ursina
L’uva ursina ha proprietà benefiche soprattutto sull’apparato urinario e nella prevenzione delle infezioni dell’apparato urinario come la cistite. Si tratta di un disturbo che colpisce soprattutto le donne e per la cura del quale generalmente si ricorre agli antibiotici. La capacità dell’uva ursina di combattere le infezioni urinarie oggi si può più che altro ritenere preventiva e non curativa. Anche l’utilizzo millenario dell’uva ursina nella tradizione popolare proprio per prevenire le infezioni delle vie urinarie sembra confermare questo dato. Chi soffrisse quindi periodicamente di attacchi di cistite o comunque di infezioni alle vie urinarie può sfruttare i benefici e le proprietà di questa pianta che troviamo in commercio anche sotto forma di integratori. Questi integratori prevedono diverse modalità di somministrazione anche se generalmente si consiglia l’assunzione quotidiana lontano dai pasti. Molto spesso, poi, nei preparati fitoterapici che troviamo in commercio, l’uva ursina si trova associata ad altri rimedi naturali utili in presenza di infezioni delle vie urinarie, come il mirtillo rosso, il tarassaco, la gramigna, l’equiseto, piuttosto che la camomilla. Oltre alle proprietà dell’uva ursina sono comunque possibili anche delle controindicazioni.
Uva ursina: controindicazioni
Veniamo alle controindicazioni dell’uva ursina. L’uva ursina è controindicata in particolari condizioni come la gravidanza e l’allattamento. Anche in caso di condizioni patologiche come l’insufficienza renale essa è generalmente sconsigliata. Se ne sconsiglia anche l’uso al di sotto dei 12 anni e generalmente non oltre la settimana di terapia. Inoltre i tannini contenuti nelle foglie di uva ursina hanno un’azione irritante sulla mucosa gastrica e quindi se ne sconsiglia anche l’uso prolungato (l’uva ursina può provocare nausea e vomito). Insomma, le proprietà dell’uva ursina vanno sfruttate sapientemente per non incorrere in fastidiose controindicazioni. Come sempre, la moderazione, è il principio ispiratore di qualsiasi terapia anche se solo a base di integratori.
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