Vaccino esavalente: cosa comprende? Qual è la composizione e quali sono i rischi? Si parla sempre più spesso di vaccini e spesso senza averne molta cognizione di causa. Il problema riguarda soprattutto i bambini che, come si sa, devono essere sottoposti a delle vaccinazioni obbligatorie. Più in particolare, come suggerisce il termine stesso, il vaccino esavalente mira a proteggere i piccoli da ben 6 malattie diverse: la difterite, l’epatite B, le infezioni da Haemophilus Influenzae tipo B, la pertosse, la poliomielite ed il il tetano. Perchè il vaccino sia efficace sono necessarie ben tre dosi, da somministrare a distanza di un dato tempo. Ma, quali sono i rischi connessi a questo vaccino e come fare prevenzione in tal senso?
Vaccino esavalente, significato
Quando vaccinare i bambini e cosa comprende il vaccino esavalente? Anzitutto, va meglio specificato il significato di vaccino esavalente. Come anticipato, questo vaccino mira a proteggere i bambini e poi gli adulti da ben sei malattie diverse: la difterite, l’epatite B, le infezioni da Haemophilus Influenzae tipo B, la pertosse, la poliomielite ed il tetano. Questo vaccino andrebbe somministrato nel primo anno di vita del piccolo. La vaccinazione dovrebbe iniziare a 2 mesi, per la prima dose, per poi proseguire con altre 2 dosi al quinto e al dodicesimo mese di età.
Per ulteriori dettagli si può chiedere al pediatra informazioni circa il calendario vaccinale. Del resto, questo vaccino può essere somministrato anche in contemporanea con altri vaccini. Inoltre, l’esavalente non protegge per tutta la vita da tutte e sei le malattie, perché per molte di esse è necessario un richiamo a distanza di anni. Il richiamo, ad esempio, va fatto per la difterite e per il tetano.
Vaccino esavalente, cosa comprende
Ma, qual è la composizione del vaccino esavalente? Cosa ci dice il bugiardino? Conoscere l’esatta composizione di un vaccino è fondamentale, se si pensa al rischio – sempre meno frequente per fortuna – di sviluppare delle reazioni allergiche. Il vaccino esavalente, il cui nome commerciale è INFANRIX HEXA, è composto da: tossoide difterico, antigene di superficie ricombinante del virus dell’epatite B, polisaccaride dell’Haemophilus Influenzae tipo B, antigeni della pertosse, virus inattivati della poliomielite tipo 1, 2 e 3 e tossoide tetanico. Ciascuno di queste componenti protegge dalle relative patologie, precedentemente indicate.
Il vantaggio che si ottiene dalla somministrazione di questo vaccino è quello di avere una protezione estesa a diverse patologie con poche dosi somministrate. Va anche ricordato, però, e questo vale soprattutto per chi voglia proteggersi dal rischio di allergie, che il vaccino esavalente contiene anche: lattosio anidro, sodio cloruro e medium 199, oltre ad aminoacidi, sali minerali e vitamine. Infine, possono riscontrasi tracce di neomicina o polimixina B; componenti che servono per la sterilizzazione. Qualora sospettiate il rischio allergia ad uno di queste componenti, informate il vostro medico. Più in generale, fategli presente se il bimbo soffre già di qualche particolare forma allergica.
Vaccino esavalente, gli effetti collaterali
Quali sono i rischi, gli effetti collaterali e le controindicazioni del vaccino esavalente? E soprattutto, è obbligatorio, anche alla luce della recente riforma Lorenzin introdotta nel giugno 2017? Il problema è rilevante, se si pensa ai recenti dibattiti sull’opportunità di estendere i vaccini obbligatori da somministrare. In realtà, il vaccino esavalente non è obbligatorio, ma solo consigliato a tutti i bambini al di sotto dell’anno di età. Tuttavia, in seguito alle riforme introdotte di recente, i bambini devono essere obbligatoriamente vaccinati per tutte le patologie coperte dal vaccino esavalente. Per questo, se non vengono somministrati separatamente, il vaccino può essere somministrato secondo tale modalità.
La vaccinazione con la prima dose inizia a due mesi di vita e poi al quinto e al dodicesimo mese vengono effettuate altre due somministrazioni. Successivamente, viene eseguito un’ulteriore richiamo a 6 anni per la difterite, il tetano, la pertosse e il polio e un altro a 14 anni per la difterite, il tetano e la pertosse. Per quanto riguarda le modalità di somministrazione, invece, al piccolo verrà praticata una piccola iniezione intramuscolare nella parte alta della coscia.
Gli effetti collaterali di questo vaccino, invece, sono pochi. Dopo la vaccinazione, nel giro di qualche ora, il bambino potrebbe manifestare gonfiore e rossore nel punto in cui è stata effettuata l’iniezione. Inoltre il piccolo può manifestare febbre nelle 48 ore successive alla vaccinazione. Il vaccino può causare anche la diminuzione dell’appetito, irritabilità, sonnolenza e agitazione. Solo in rarissimi casi si riscontrano delle reazioni allergiche. Per qualsiasi altro dubbio circa l’opportunità di somministrare questo vaccino, chiedete al vostro pediatra. Questi vi saprà fornire tutte le indicazioni relative al calendario vaccinale, anche alla luce della riforma Lorenzin, introdotta nel giugno 2017.