La vaginite è un’infiammazione della vagina, i sintomi, le cause e le cure per la vaginite cambiano di caso in caso. Ci sono alcuni tipi di questa patologia molto diffusi come la vaginite atrofica e quella batterica. Spesso la vaginite viene confusa con la cistite, ma è importante invece avere da subito un diagnosi giusta, le vaginiti si accompagnano quasi sempre a perdite vaginali e in genere non presentano dolore nell’urinare né dolore sovrapubico, le patologie sono molto diverse e vanno curate fin da subito in maniera differente. Di seguito tutto quello che c’è da sapere sulla vaginite.
Vaginite: i sintomi
I sintomi della vaginite in genere riguardano uno stato irritativo delle parti intime, questo può essere più o meno intenso. Si tratta quindi di bruciore, perdite liquide o semiliquide, prurito alla vulva o alla vagina, ciò non toglie che alcune vaginiti possono essere anche completamente asintomatiche. I sintomi della vaginite variano a seconda del tipo di patologia.
Ci sono alcune forme di vaginite acuta come la vulvovaginite desquamativa purulenta che si presenta con un arrossamento e turgore della mucosa e con la formazione di pus, questa è una delle forme di vaginite più comuni. Tra questo tipo di vaginiti acute ci sono anche quella ulcerosa, associata appunto ad un’ulcera venerea; la vaginite aderente, che si manifesta tramite delle aderenze nelle pareti della vagina; la vulvovaginite pseudomembranosa, questa si verifica in caso di concomitanza di aderenze e ulcerazioni; la vaginite enfisematosa che si manifesta tramite piccole vescicole piene di gas ed è di origine batterica; infine c’è la vulvovaginite necrotizzante che si manifesta con delle necrosi.
La seconda classe di vaginiti, che si determina sempre in base ai sintomi che si riscontrano, è quella delle vaginiti croniche, tra queste troviamo quella nodulare caratterizzata dalla formazione di piccoli noduli sulla superficie della mucosa; la vaginite papillare i cui sintomi sono la formazione di strutture papillari; la vaginite cistica, che appunto è caratterizzata dall’insorgenza di piccole cisti; la vaginite atrofica, molto diffusa e caratterizzata da secchezza vaginale e assottigliamento della mucosa;
Vaginite: le cause
La vaginite può essere di origine infettiva e colpisce più di frequente le persone che manifestano delle debolezze nell’organismo come: le persone diabetiche, le donne in gravidanza o chi in genere ha un sistema immunitario deficitario.
La vaginite e la vulvovaginite nella maggior parte dei casi sono provocate dall’azione infettiva di alcuni microrganismi come:
la Candida Albicans; il Gardnerella Vaginalis, un batterio; il Trichonomas Vaginalis, un protozoo; l’Herpes Genitalis; la Neissaria Gonorroeae; il Bacterium Coli.
Vaginite: le cure
In base al microrganismo che ha provocato la vaginite andrà scelta la terapia adatta, in caso per esempio di vaginite da funghi si consiglia di utilizzare candelette vaginali, creme antimicotiche o farmaci antimicotici per bocca. Le vaginiti batteriche invece si curano con antibiotici per via orale o sotto forma di gel o crema. L’infezione da Trichomonas risponde al metronidazolo. Quasi tutte le terapie per la cura della vaginite devono essere seguite anche dal partner.
Infine anche l‘alimentazione può favorire la cura ma anche la prevenzione della vaginite, è consigliato consumare molti cereali integrali, proteine magre e verdure. Da evitare assolutamente alcol, zuccheri, latticini e carboidrati semplici.