Allergia al nichel: sintomi e rimedi

Allergia al nichel da contatto, la bigiotteria può provocarla
Allergia al nichel da contatto, la bigiotteria può provocarla

Allergia al nichel: quali sono i sintomi e i rimedi per chi ne soffre? Ecco qualche informazione in più su questo disturbo. Prima di tutto viene definita Sindrome da Allergia Sistemica al Nichel (SNAS) e colpisce sia uomini che donne, ma nelle donne è più frequente. Anche se possiamo immaginarla come un’allergia che si manifesta utilizzando orecchini e bigiotteria di vario genere, bisogna sapere che sono tanti anche gli alimenti che contengono nichel. Questo tipo di allergia può manifestarsi con diversa intensità e quindi essere più o meno problematica e difficile da affrontare. Vediamone le principali caratteristiche, i sintomi e come comportarsi se se ne soffre.

Caratteristiche dell’allergia
L’allergia al nichel da contatto è una forma allergica che può svilupparsi appunto al contatto continuo con il nichel, il materiale di cui sono fatti molti degli oggetti di bigiotteria che comunemente possiamo acquistare a pochi euro, ma anche accessori metallici come cerniere e bottoni. Questa forma di allergia da contatto sopraggiunge proprio al contatto continuo con il nichel che, se rilasciato in piccole quantità ma con una certa costanza sulla cute, può provocare la reazione dell’organismo, che si manifesta sotto forma di allergia. Oltre all’allergia da contatto esiste, poi, l’allergia causata dal nichel presente in numerosi alimenti. I disturbi in questo caso possono variare da persona a persona, in base all’intensità dell’allergia. Anche i cosmetici possono contenere nichel, attenzione quindi al makeup, ma anche alle creme, allo shampoo e ai vari detergenti.

I sintomi più comuni
I sintomi dell’allergia al nichel, quelli che devono mettere in guardia e spingere, eventualmente a consigliare un medico o un’allergologo, sono prima di tutto l’arrossamento della pelle e il bruciore, ma anche il prurito e uno stato di malessere generale. Un disturbo simile alla dermatite, ma anche mal di testa, capogiri e malesseri come quelli gastrointestinali, che quindi non penseremmo subito di associare ad un’allergia. L’intensità dei disturbi dipende sempre da caso a caso e dalla sensibilità del soggetto. L’American College of Allergy ha ricordato, inoltre, che questo disturbo può essere causato anche dagli smartphone, oggi molto utilizzati da tutti noi durante la giornata. Per cui, in caso di arrossamenti su mani o orecchie è bene attrezzarsi con pellicole protettive sullo smartphone, cover in plastica e coperture varie per contenere i rischi.

Rimedi consigliati
Non esistono dei veri e propri rimedi che permettono di risolvere il problema, ma alcuni consigli per contenere il disturbo, essenzialmente si tratta di limitare il più possibile il contatto con il nichel.
Per evitare il sopraggiungere dell’allergia da contatto, ad esempio, gli studiosi invitano a fare molta attenzione ai prodotti di bigiotteria che si acquistano, evitare di comprarne o almeno a usarli molto limitatamente. Del resto la normativa sulla composizione dei gioielli di bigiotteria, che devono essere privi di metalli allergizzanti, risale al 1994, ma evidentemente è ancora largamente disattesa anche in Italia e non si possono avere certezze per quanto riguarda l’acquisto di prodotti dalle bancarelle per strada. Per evitare questi problemi la raccomandazione è quella di rivolgersi alle grandi catene commerciali, dove è stata riscontrata una maggiore sicurezza dei prodotti offerti, oppure di acquistare solo prodotti con la dicitura “Nichel free”.

Alimentazione da seguire
Per quanto riguarda l’allergia legata al nichel nei prodotti alimentari, purtroppo bisognerà modificare la propria alimentazione eliminado quei prodotti a cui si è sensibili. Spesso si tratta quindi del cacao, dei pomodori, la pasta, la frutta secca, i legumi e persino i crostacei. Eliminare del tutto le bevande e i cibi contenuti nelle lattine. Scegliere inoltre con cura pentole e teglie da utilizzare, che potrebbero rilasciare nichel; preferire quindi sempre quelle in vetro o coccio.
Appena si sospetta di soffrire di tale allergia è dunque necessario consultare il medico per avere il suo parere e indicazioni precise sulla dieta da seguire, solitamente gli alimenti che possono contenere nichel vengono banditi per i primi mesi, per poi iniziare ad introdurli pian piano nei mesi successivi. Il dietologo o l’allergologo si occuperà di fornire la dieta personalizzata al paziente.

Test per la diagnosi
Per la diagnosi dell’allergia al nichel viene utilizzato solitamente il patch test, che si effettua con un cerotto che contiene nichel diluito, da applicare per un tempo di 72 ore, in modo da rendersi conto della reazione cutanea. In caso si arrossamento, prurito e presenza di vesciche si avrà la certezza di soffrire di allergia al nichel. Altro test più innovativo utilizzato è il Mucosal patch-test, che invece è più veloce: si possono ottenere dei risultati in un massimo di 6 ore e avviene tramite l’applicazione in bocca di dischetti con una soluzione di solfato di nichel.

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