Merendine e fast-food favoriscono la depressione

Hot dog
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La depressione, ormai è risaputo, è una delle malattie dell’inizio di questo nuovo millennio, a quanto pare però non sarebbe solo a causa dello stato psicologico delle persone, non sarebbe solo il lavoro, la famiglia, le difficoltà in genere nella vita a portare a questo malessere. L’alimentazione come sappiamo ha anche un ruolo fondamentale ma, secondo una recente ricerca, ci sarebbero indicazioni più precise: il fast food e le merendine di vario genere favorirebbero la depressione.

La ricerca in questione è stata condotta dall’Università di Las Palmas della Gran Canaria, in collaborazione con l’Università di Granada, e poi pubblicata dalla rivista Public Health Nutrition, questa dimostra, come avevano fatto sotto altri aspetti anche altri ricercatori in precedenza, che consumare cibo da fast-food o prodotti da forno come ciambelle, biscotti, cornetti, merendine e altri generi dolciari prodotti industrialmente, espone ad un maggior rischio di sviluppare depressione.

Lo studio ha coinvolto 9mila partecipanti circa, che non avevano mai assunto antidepressivi e non avevano mai avuto problemi di depressione. Sono state monitorate le loro abitudini alimentari per sei mesi, nel corso di questo tempo, circa 500 dei partecipanti alla ricerca hanno ricevuto una diagnosi di depressione o hanno iniziato ad assumere antidepressivi, questi erano quelli che avevano consumato più degli altri cibi da fast-food e merendine da forno di vario genere.

La conclusione della ricerca è che i consumatori abituali di questo tipo di alimenti sono esposti ad un rischio del 51% maggiore rispetto a chi ne consuma pochi o per niente. In linea di massima si è dedotto che più cibi di quel tipo si consumano più il rischio di essere colpiti da depressione aumenta.

La persona tipo, identificata dai ricercatori, che in genere consuma questo tipo di alimenti è single, poco attiva fisicamente, ha cattive abitudini alimentari, non consuma abbastanza frutta e verdura, e quasi mai pesce e olio d’oliva.

Recenti ricerche avevano già confermato quanto fosse importante una corretta alimentazione per prevenire la depressione in particolare si è spesso sottolineato quanto l’assunzione di scarse quantità di vitamine del gruppo B, di acidi grassi omega-3 e di olio di oliva sembrerebbe aumentare il rischio di depressione. La dieta mediterranea invece sembrerebbe quella migliore.

Oltre al rischi di depressione, gli stessi ricercatori hanno ricordato che il tipo di alimenti messi sotto accusa fanno anche notevolmente aumentare il rischio di obesità e di malattie cardiache, quindi limitarne il consumo farebbe bene non solo all’umore ma anche all’organismo in genere.

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