Le più belle poesie d’amore di Oscar Wilde

Le più belle poesie d'amore di Oscar Wilde
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Oggi desidero proporvi le più belle poesie d’amore di Oscar Wilde, scrittore, poeta e drammaturgo irlandese tra i più discussi dell’intera storia della letteratura.
L’amore per Oscar Wilde è una cosa persino più meravigliosa dell’arte. Figlio del suo tempo, la concezione che ebbe dell’amore fu estetica e totalizzante. ‘L’Amore si nutre di immaginazione, per mezzo della quale diventiamo più saggi, migliori, più nobili – scrive Wilde – per mezzo della quale vediamo la vita come un tutto unico, possiamo comprendere gli altri nei rapporti reali‘.

Se non avessimo amato

Se noi non avessimo amato,
Chi sa se quel narciso avrebbe attratto l’ape
Nel suo grembo dorato,
Se quella pianta di rose avrebbe ornato
Di lampade rosse i suoi rami!
Io credo non spunterebbe un foglia
In primavera, non fosse per le labbra degli amanti
Che baciano. Non fosse per labbra dei poeti
Che cantano.

Requiescat

Cammina piano: lei è qui sotto la neve.
Sottovoce: lei ode le margherite crescere.
I suoi capelli d’oro son pieni di ruggine.
Chi fu giovane e bionda è divenuta polvere.
Bianca come la neve
cresceva dolcemente come un giglio
e sapeva appena d’esser donna.
La bara e il duro marmo
pesano sul suo petto
e mentre lei riposa
si tormenta il mio cuore.
Pace: lei non può udire né un sonetto né un canto:
la mia vita è sepolta qui, sotto questa terra.

Che il vostro cuore sia sempre colmo d’amore

Che il vostro cuore sia sempre colmo d’amore.
Una vita senza amore è come un giardino senza sole
e coi fiori appassiti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tale calore e ricchezza alla vita che nient’altro può portare.

Per un istante

Per un istante le nostre vite si sono incontrate …
…le nostre anime si sono sfiorate

La lettera di Oscar Wilde al suo amato

Mio carissimo ragazzo,
questo è per assicurarti del mio amore immortale,
eterno per te. Domani sarà tutto finito. Se la prigione e
il disonore saranno il mio destino, pensa che il mio amore
per te e questa idea, questa convinzione ancora più divina,
che tu a tua volta mi ami, mi sosterranno nella mia infelici-
tà e mi renderanno capace, spero, di sopportare il mio
dolore con ogni pazienza. Poiché la speranza, anzi, la cer-
tezza, di incontrarti di nuovo in un altro mondo è la meta
e l’ incoraggiamento della mia vita attuale, ah! debbo con-
tinuare a vivere in questo mondo, per questa ragione.
Il caro *** mi è venuto a trovare oggi. Gli ho dato
parecchi messaggi per te. Mi ha detto una cosa che mi
rassicurato: che a mia madre non mancherà mia niente. Ho
sempre provveduto io al suo mantenimento, e il pensiero
che avrebbe potuto soffrire delle privazioni mi rendeva
infelice. Quanto a te (grazioso ragazzo dal cuore degno di
un Cristo), quanto a te, ti prego, non appena avrai fatto
tutto quello che puoi fare, parti per l’ Italia e riconquista
la tua calma, e componi quelle belle poesie che sai fare tu,
con quella grazia così strana. Non esporti all’ Inghilterra
per nessuna ragione al mondo. Se un giorno, a Corfù o in
qualche isola incantata, ci fosse una casetta dove potessi-
mo vivere insieme, oh! la vita sarebbe più dolce di quanto
sia stata mai. Il tuo amore ha ali larghe ed è forte, il tuo
amore mi giunge attraverso le sbarre della mia prigione
e mi conforta, il tuo amore è la luce di tutte le mie ore. Se
il fato ci sarà avverso, coloro che non sanno cos’è l’amore
scriveranno, lo so, che ho avuto una cattiva influenza sulla
tua vita. Se ciò avverrà, tu scriverai, tu dirai a tua volta
che non è vero. Il nostro amore è sempre stato bello e
nobile, e se io sono stato il bersaglio di una terribile tra-
gedia, è perchè la natura di quell’ amore non è stata com-
presa. Nella tua lettera di stamattina tu dici una cosa che
mi dà coraggio. Debbo ricordarla. Scrivi che è mio dovere
verso di te e verso me stesso vivere, malgrado tutto. Cre-
do sia vero. Ci proverò e lo farò. Voglio che tu tenga
informato Mr Humphreys dei tuoi spostamenti così che
quando viene mi possa dire cosa fai. Credo che gli avvoca-
ti possano vedere i detenuti con una certa frequenza. Così
potrò comunicare con te.
Sono così felice che tu sia partito! So cosa deve esserti
costato. Per me sarebbe stato un tormento pensarti in In-
ghilterra mentre il tuo nome veniva fatto in tribunale.
Spero tu abbia copie di tutti i miei libri. I miei sono
stati tutti venduti. Tendo le mani verso di te. Oh! possa
io vivere per toccare i tuoi capelli e le tue mani. Credo che
il tuo amore veglierà sulla mia vita. Se dovessi morire,
voglio che tu viva una vita dolce e pacifica in qualche
luogo fra fiori, quadri, libri, e moltissimo lavoro. Cerca di
farmi avere tue notizie. Ti scrivo questa lettera in mezzo
a grandi sofferenze ; la lunga giornata in tribunale
mi ha spossato. Carissimo ragazzo, dolcissimo fra tutti
i giovani, amatissimo e più amabile. Oh! aspettami! aspetta-
mi! io sono ora, come sempre dal giorno in cui ci siamo
conosciuti, devotamente il tuo, con un amore immortale.

Concludiamo questa piccola rassegna con un aforisma, uno dei più celebri di Oscar Wilde.

Chi non ha mai amato non ha mai vissuto!

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