Orgasmo femminile, cosa si attiva nel cervello della donna

orgasmo femminile
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Cosa succede nella testa delle donne durante l’orgasmo? Il momento del piacere per la donna è rimasto misterioso per moltissimi secoli, e molti uomini ancora non sanno bene cosa mai accada in quegli istanti alle loro donne. Finalmente adesso possiamo conoscere cosa si attiva nel cervello femminile quando sopraggiunge l’orgasmo. Eppure c’è ancora qualcuna che non ha mai provato tale piacere. Approfondiamo questo interessante tema per scoprirne i motivi.

Un nuovo studio condotto dalla Rutgers University e dallo psicologo Barry Komisaruk, uno scienziato americano che da anni analizza l’orgasmo femminile, ci svela tutto sulle aree del cervello coinvolte nel piacere. Lo psicologo statunitense avrebbe osservato più di 200 donne durante l’orgasmo ed alla fine sarebbe riuscito a fare una fotografia del momento in cui le donne vivono il piacere massimo grazie alla stimolazione dell’organo genitale. Non sono più ammessi segreti ormai, l’orgasmo ha un’identità precisa e chi non lo ha mai provato non ha più scusanti.

Barry Komisaruk ha sottoposto a risonanza magnetica sedici donne riprese nel momento della massima eccitazione e quale è stato il risultato? Sarebbero 30 le aree celebrali coinvolte nel processo del piacere e sarebbero le stesse che interessano altre percezioni femminile come tatto, memoria e soddisfazione.

Gli scanner dell’equipe di Komisaruk hanno scattato foto a un ritmo di due secondi ed hanno rilevato che dopo soli due minuti dall’inizio del rapporto sessuale queste aree del cervello vengono attivate e sarebbero le stesse che si accendono quando viene soddisfatta la fame e la sete. Quindi il sesso genera un piacere completo che coinvolge tutto il corpo a partire dal cervello, interessato maggiormente quanto più si è concentrati e presenti nella pratica erotica, come ad esempio in caso di sesso tantrico.

Sempre secondo questa recente ricerca, durante l’orgasmo femminile sarebbe coinvolta l’attivazione dell’ipotalamo, che regola temperatura, fame, sete, stanchezza, e anche il cosiddetto ‘nucleus accumbens’, l’area responsabile del piacere, nonché il ‘nucleus caudato’, responsabile invece della memoria.

La ricerca sembra dunque portare dei risultati positivi. Inoltre, le speranze aumentano per coloro che hanno problemi a raggiungere il piacere, visto che se si riescono ad identificare le parti del cervello che si attivano durante l’orgasmo sarà anche più semplice riuscire a capire cosa non lo favorisce. Comunque ricordate sempre che per provare piacere bisogna sì lasciarsi andare, ma è pur sempre frutto di lavoro e concentrazione!

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