Se sei single paghi più tasse

Se sei single paghi più tasse
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Come se già non pagassero abbastanza lo scotto di essere soli, i single sono anche vessati dal fisco. Secondo i dati dell’organizzazione internazionale Ocse, sui salari del 2009, in Italia le tasse sottraggono al single il 46,5% dello stipendio, percentuale che sale al 49,3% se vi si aggiunge la quota di liquidazione che viene accantonata.

Insomma metà della paga. A un lavoratore sposato con coniuge e due figli a carico il Fisco toglie il 35,7%(38,7% compreso il Tfr). Non solo quindi da single è difficile comprare casa per la difficoltà di offrire le garanzie necessarie, ma è difficile persino sopravvivere!

Secondo il sito LaVoce. info, specializzato in questioni economiche, il salario netto di un single nel 2009 è stato di circa 1.500 euro al mese. Un quarto viene destinato all’affitto. O in mutuo, visto che è single un terzo dei richiedenti un prestito per l’acquisto della prima casa. Quanto ai consumi, un single ha spese non abbattibili che si possono far coincidere con quelle per i beni durevoli. Ebbene, secondo dati Bankitalia, se per una famiglia di 4 componenti la spesa per beni durevoli rappresenta il 7,6% dei consumi per il single non rappresenta né la metà né un quarto, ma il 5,6%.
Da più parti si continua a sostenere che è giusto che un single paghi più tasse, perché è solo, ma si dimentica che a una corresponsione maggiore in termini di denaro non corrisponde una restituzione maggiore in termini di servizi, inoltre chi vive da solo costa al welfare meno in termini di servizi educativi, mense e prestazioni scolastiche (libri), agevolazioni varie, assegni di sostegno. Insomma il single dà più di quello che prende, almeno finché non invecchia. In dieci anni la tassazione sulla famiglia è calata del 3,3%, quella sui single dello 0,4% eppure sappiamo che negli ultimi 30 anni le famiglie di un solo componente sono cresciute dall’8,5% al 26%.
E se una volta erano donne oltre i 64 anni, oggi sono uomini e donne tra i 35 e i 64 perché non dimentichiamoci del fatto che se a volte quella di restare single può essere una scelta dettata da ragioni di tipo sentimentale, in molti altri casi non si riesce a racimolare il necessario per mettere in piedi una famiglia quindi è come se la società ci costringesse a restare da soli e nello stesso tempo ci facesse pagare di più per il fatto di ritrovarci in questa condizione. Vi pare una cosa sensata?

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