Tradisce di più chi soffre di ansia da prestazione e insicurezze

Tradisce di più chi ha ansia da prestazione e insicurezza
Tradimento e ansia da prestazione

Tradisce di più chi abita nelle grandi città perché proprio nelle grandi città si moltiplicano le occasioni di tradimento. Tradisce di più chi ha avuto dei genitori traditori poiché tradire il partner sarebbe una predisposizione genetica. Adesso, uno nuovo studio, pubblicato su Archives of Sexual Behavior, ci dice che tradisce di più chi vive un rapporto conflittuale col sesso.

Autore di tale studio è il ricercatore Kristen Mark dell’Indiana University secondo cui a prescindere dalle motivazioni personali, le predisposizioni genetiche e il rapporto col partner a far scattare la molla del tradimento è la maniera tutta personale di vivere il sesso.

Un uomo che soffre di ansia da prestazione e si sente insicuro sotto le lenzuola, per esempio, sarà più propenso al tradimento. Una donna che teme di contrarre malattie o restare incinta sarà molto meno propensa al tradimento. Secondo Mark la ragione è da ricercare proprio nel fatto che per chi tradisce ‘è più facile e rilassante relazionarsi con una persona sconosciuta, che nulla sa del suo passato sessuale‘.

La percentuale degli uomini che tradiscono, secondo diverse indagini condotte a livello mondiale, si aggirerebbe tra il 20 e il 25%, mentre quella delle donne che tradiscono si attesterebbe tra il 10 e il 15%.
Ma negli ultimi 5-7 anni il gap si è accorciato – dice Mark – e le donne ormai tradiscono quasi quanto gli uomini‘. Secondo qualcuno anche più degli uomini.
Proprio partendo da questo dato, il ricercatore americano ha sottoposto 506 uomini monogami e 416 donne monogame di età media di 31 anni e per metà sposati a un sondaggio online, chiedendo loro di parlare della propria relazione, dei propri comportamenti sessuali e degli eventuali tradimenti perpetrati o subìti.
Dalle risposte è emerso che i due generi tradiscono grosso modo nella stessa percentuale: il 23% degli uomini e il 19% delle donne ha ammesso di aver flirtato di nascosto con una terza persona almeno una volta nel corso della relazione, e il profilo medio del traditore delineato dagli scienziati è quello di un soggetto religioso, con un buon posto di lavoro e una relazione coniugale infelice.
Dai dati è anche emerso che gli uomini che si eccitano facilmente sono quattro volte più propensi alle scappatelle rispetto a quelli che hanno una risposta sessuale nei limiti della norma. Per le donne il discorso è diverso: nessun legame tra facilità nell’eccitazione e tradimento, ma un rapporto fortissimo tra quest’ultimo e il livello di soddisfazione rispetto al rapporto. Per il gentil sesso, sentirsi infelici all’interno della coppia o incompatibili col partner aumenta il rischio di concedersi qualche libertà in una percentuale che va dal 2,6 al 2,9%. Al contrario, il timore di contrarre malattie o restare incinta smorza la foga di concedersi qualche scappatella del 13%. Sia per gli uomini che per le donne, comunque, ansia da prestazione e paura di non essere all’altezza amplificano la tendenza all’infedeltà.
Capire a fondo la personalità sessuale è indispensabile per comprendere i meccanismi dell’infedeltà – spiega Mark – e permette di ottenere dati sul tradimento molto più attendibili di quelli ottenuti finora con calcoli demografici‘.

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