Combattere la cellulite coi fitormoni

Combattere la cellulite coi fitormoni
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Forse non tutte lo sanno ma in molti casi la cellulite è dovuta a squilibri ormonali. Se siete fra quelle che per combattere la cellulite le avete provate davvero tutte non vi resta che affidarvi a rimedi naturali che a volte si rivelano più efficaci di tanti costosi trattamenti estetici.

Sono tante le ricerche scientifiche che hanno dimostrato come l’introduzione nella dieta di cibi contenenti fitoestrogeni possa contribuire a ridurre drasticamente l’effetto ‘pelle a buccia d’arancia‘ tipico della cellulite oltre a migliorare la circolazione sanguigna e favorire il drenaggio linfatico.

La fitoterapia per il trattamento della cellulite utilizza erbe, piante e i loro derivati che vanno prese per 2-3 mesi. Vediamo insieme quali sono.

La soia è uno degli alimenti più ricchi in fitoestrogeni (ormoni vegetali), gli isoflavoni; le noci, i germogli di cavolo e di fagioli contengono invece i comedoni; i cereali, il germe di grano, i semi di lino e di sesamo forniscono i lignami.
I fitoestrogeni sono presenti anche nel trifoglio rosso e nei suoi germogli (ottimi in insalata) e nella papaia. Tutte le cicorie poi contengono fitormoni in grado di riequilibrare gli estrogeni e migliorare la diuresi.
Le piante più efficaci contro la cellulite sono il fucus (aiuta a sciogliere il grasso) e la linfa di betulla (combatte il gonfiore e la ritenzione idrica spesso causa della cellulite), gli estratti secchi di carciofo (esercitano una forte azione lipolitica), la gramigna, il tarassaco e la bardana con la loro potente azione depurativa, purificano l’organismo dalle scorie.
Queste sostanze possono essere assunte da sole o in associazione, ma occorre fare attenzione: le erbe contengono gli stessi principi attivi dei farmaci, anche se in quantità minore, e il loro cattivo impiego o le combinazioni errate possono provocare conseguenze negative.
Altre quattro piante le cui virtù terapeutiche sono state dimostrate dalla scienza moderna sono il , l’ortosifon, l’ananas e le alghe.

Utilissimi anche i cibi ricchi di magnesio, presente in quasi tutti gli alimenti, anche se in concentrazione diversa. Non devono infine mancare gli acidi grassi essenziali Omega 3 (soprattutto quelli del pesce grasso, come sgombri, sardine e salmone), la vitamina B6 (presente in latte, pesce, cereali, patate, formaggi, spinaci, fagioli e carote), e quelli che favoriscono la produzione di serotonina (cacao e cioccolato, avena, banane, datteri, arachidi, latte e latticini).

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