Oleolito: cos’è, come si prepara e a cosa serve

Oleolito cos'è, come si prepara e a cosa serve
Oleolito cos'è, come si prepara e a cosa serve

Oggi vi parliamo dell’oleolito spiegandovi cos’è, come si prepara e a cosa serve. Un oleolito è un olio grasso infuso, che presenta proprietà cosmetiche e curative, utilizzato per massaggi o applicazioni locali. È ottimo poi come base per la creazione di creme e unguenti. Un prodotto di bellezza estremamente efficace.

Per creare quest’olio si possono utilizzare tutti quei tipi di piante che contengono composti liposolubili; un’estrazione intermedia con alcol etilico può essere effettuata invece per le piante con composti alcol solubili. Un oleolito può essere usato per la pelle, per i capelli, ma anche per rinforzare le unghie, contro la cellulite: dipenderà dalla pianta che vi avrete messo a macerare.

 
Sono più indicate le piante fresche o le piante secche?

 

Nel caso di piante come iperico, celidonia, melissa ecc., è necessario adoperare la pianta fresca poiché durante il processo di essiccazione esse perdono molte delle proprie virtù. Di solito, però si preferiscono le piante secche perché non vanno incontro a processi di irrancidimento o sviluppo di batteri a causa della presenza dell’acqua. Se comunque si utilizzano piante fresche c’è qualche trucco che consente di ridurre di molto i rischi:

 

  1. Prima di introdurre una pianta fresca nell’olio disponetela su un telo bianco e mettetela all’aperto, lasciandola in una zona ombreggiata. In questo modo perderà una parte considerevole della sua acqua; lasciatelo lì fino a quando non abbia perso metà del suo peso.
  2. Quando preparate l’oleolito, non coprite il recipiente con un coperchio ma con un telo, o della carta per alimenti, attraverso la trama del tessuto l’acqua evaporerà man mano.
  3. Separate l’oleolito dal materiale vegetale e lasciatelo riposare per 4 giorni in un recipiente alto, coperto con un telo. Con il passare dei giorni l’acqua contenuta nel composto si depositerà sul fondo. Vi basterà travasare l’oleolito in un altro recipiente pulito ed eliminare il fondo. Per essere sicure di eliminare tutta l’acqua potete ripetere l’operazione anche una seconda volta e una terza volta questo procedimento, fino ad essere sicure che l’acqua sia stata eliminata del tutto.

 
COME SI PREPARA UN OLEOLITO

Un oleolito può essere preparato in due modi differenti

 
1. bagnomaria

Tritate la pianta che vi serve e unitela a dell’olio di oliva, in un recipiente rigorosamente d’acciaio, vetro o ceramica. Le dosi sono: 250 gr di pianta secca o 750 gr di pianta fresca per 500 ml di olio, se ritenete che questo quantitativo d’olio non basti, aggiungetene altro: deve coprire completamente le piante.
In base a una seconda ricetta occorrono 7 parti di olio per 1 parte di pianta secca. Scegliete voi quella che vi sembra più efficace. Ponete il recipiente a bagnomaria con un coperchio se la pianta è secca, come già detto o un telo se è fresca. Accendete il fuoco e regolatelo sulla fiamma bassa; il composto dovrà rrimanere a bagnomaria per un tempo che varia dalle 2 alle 4 ore. L’olio non deve mai trovarsi sotto il livello della pianta, l’acqua deve sempre sobbollire dolcemente, mai bollire – ogni tanto se occorre aggiungete altra acqua calda -, il recipiente non deve mai toccare il fondo della pentola.
Ora filtrate il tutto servendovi di un telo o di un colino non metallico a maglia sottilissima. L’oleolito è pronto ma se volete utilizzarlo subito filtratelo ancora una volta per assicurarvi che non vi siano caduti residui di pianta. Se voleste ottenere un olio ancora più concentrato, mischiate all’oleolito una nuova porzione di materiale vegetale e ripetere l’operazione daccapo. Imbottigliate l’oleolito riempendo sempre fino all’orlo, chiudete e attaccate sulla bottiglia un’etichetta con gli ingredienti – per ricordarvi a cosa vi servirà – e la data in cui l’avete preparato.

 
2. digestione solare

Utilizzate le stesse quantità di olio e pianta impiegate per il bagnomaria. Ponete però il tutto in un recipiente di vetro scuro con coperchio a tenuta stagna: è necessario assolutamente che l’olio copra tutto il materiale vegetale, senza lasciare alcuno spazio fra se stesso e il coperchio. Ponete il contenitore al sole durante il giorno e in un luogo fresco e buio durante la notte, per due settimane. Filtratelo e imbottigliatelo con un’etichetta, oppure utilizzatelo per ripetere l’operazione e creare un olio superconcentrato.

Nel tutorial allegato vi è una descrizione completa di quali oli utilizzare al posto dell’olio d’oliva e un elenco di possibili piante da impiegare.

 

Impostazioni privacy